Esselunga in viale De Amicis, Valoriani, Franci e Bussotti (Quartiere 2): "Ricordiamo che esistono delle regole, che vanno rispettate"

"Siamo sbalorditi da quanto pubblicato in questi giorni sulla stampa in merito alla possibile riapertura del supermercato Esselunga di viale De Amicis, in particolare l'articolo della Nazione del 12 gennaio, di stampo chiaramente ‘lobbistico'".E' quanto affermano la presidente del Quartiere 2 Vania Valoriani, insieme al presidente della commissione "Città Vivibile" Giacomo Franci ed alla vicepresidente della stessa Letizia Bussotti, capogruppo al Quartiere 2 di Rifondazione Comunista.Dopo aver chiesto il rispetto delle regole e della legalità, e quindi degli accordi a suo tempo sottoscritti dai legali rappresentanti di Esselunga, ed aver sollevato la questione portandola all'attenzione anche dell'opinione pubblica, con la delibera del Consiglio di Quartiere del 20 ottobre 2004 approntata dalla commissione Città Vivibile. Inoltre nell'incontro del 21 dicembre 2004 in Palazzo Vecchio, organizzato dall'assessore Gori, ed al quale erano presenti, oltre a Valoriani e Franci, anche gli assessori Bevilacqua, Coggiola, Del Lungo, Giani, Nencini e dal quale non è scaturita nessuna decisione che andava in questa direzione, era stato auspicato, soprattutto dal Quartiere ed anche dalla maggioranza (tre su cinque) degli assessori presenti che si è dichiarato contrario alla riapertura, che l'Amministrazione comunale si attivasse per trattare con Esselunga proponendo un suo progetto alternativo alla proprietà e trattando il problema complessivamente includendo anche la proprietà Esselunga di viale Giannotti. Il Quartiere 2 si è già attivato formalmente ed ufficialmente convocando le associazioni di categoria Confcommercio ed Confesercenti per la prossima settimana.Riguardo alla lettera di Confcommercio, questa era indirizzata anche alla presidente del Quartiere 2 e non è una novità visto che la data è precedente alla riunione del 21 dicembre. Semmai si può sottolineare che in tale missiva è presente anche una proposta fatta al Quartiere di acquisire degli spazi (di circa 150 m2) dell'immobile di Viale De Amicis, proposta che fa sorridere, semmai, e non infuriare."Non è nostra abitudine infuriarsi per delle proposte – dicono ancora Valoriani, Franci e Bussotti – semmai ci infuriamo se non si tenta neppure la trattativa e se si continua a far finta che le regole in Italia non esistono e, dove esistono, si possono tranquillamente superare negandole o modificandole a piacimento. Ci chiediamo anche cosa significa ‘un Patto vecchio di diciassette anni con Esselunga' , non ci risulta che nel 1986 si sapesse che Esselunga apriva un Centro Commerciale al Gignoro e che Unicoop apriva in viale Giannotti, dove solo nel 2002 è stato vinto un referendum cittadino, che nel viale dei Mille, a pochi metri da viale De Amicis, apriva un supermercato Conad e che fra pochi giorni aprirà un discount Lidl in Via D'Annunzio e dove in via Salvi Cristiani esiste un Supermercato Coop".Valoriani, Franci e Bussotti ci tengono anche a sottolineare che rispetto alla condizione dei lavoratori di viale Giannotti, sono chiaramente dalla loro parte ma che meraviglia tutta l'attenzione alle condizioni dei lavoratori che Esselunga adesso dimostra visto come ha sempre considerato la forza lavoro dipendente e le rappresentanze sindacali, e queste non sono chiacchiere. Come non sono chiacchiere che il supermercato di viale Giannotti continui a lavorare con buoni ritmi anche dopo l'apertura Coop, spazio dispersivo per alcune tipologie di cittadini e di spesa "veloce"."E' invece falso parlare di anziani che sono stati lasciati senza possibilità alcuna di fare la spesa dopo la chiusura di V. De Amicis – aggiungo i tre rappresentanti del Quartiere 2 – I ‘veri anziani' non sono quelli già assistiti proprio dall'Amministrazione comunale che porta loro, in alcuni casi, anche i pasti a casa?E' un falso problema soprattutto se visto nell'ottica verso la quale abbiamo intenzione di andare: trattare con Esselunga, con le associazioni di categoria, con i negozi di vicinato della zona, che stanno da anni subendo danni proprio dalla grande distribuzione, e proporre di costruire una galleria commerciale naturale nel piano terra e Erp sopra. A questo proposito ci sono già alcune realtà commerciali importanti del nostro Quartiere che sono davvero interessate al progetto: perché l'Amministrazione comunale non ci lascia prima tentare di progettare? E' il decentramento che, di nuovo, viene scavalcato nonostante sia a noi che arrivano le richieste e le proteste dei cittadini o è anche parte della Giunta che ancora non si esprime?"."Abbiamo chiesto voti sette mesi fa ai fiorentini – concludono Valoriani, Franci e Bussotti – con un programma elettorale della coalizione che a pagina 16 riportava la difficile situazione del commercio naturale e che dichiarava Firenze oramai satura per quanto riguarda la grande distribuzione. Vogliamo ancora far finta che le parole, ed i programmi elettorali, non contano? Non ci sembra questo il modo di governare una città dichiarandosi alternativi al centrodestra".(fd)