Torna la campagna sulla sicurezza stradale "La vita è tua, non perderla per strada". Nel mirino il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per i bambini
Tornano le immagini shock e i messaggi forti della campagna sulla sicurezza stradale "La vita è tua, non perderla per strada". Forte dell'interesse suscitato e dei risultati ottenuti l'anno scorso, l'Amministrazione comunale ha infatti deciso di agire di nuovo sul senso di responsabilità dei cittadini. L'obiettivo è ancora quello di creare la coscienza che a chiunque può accadere di essere, in un modo o nell'altro, "vittime della strada", a costo di utilizzare messaggio duri ed estremi.La campagna è stata presentata questa mattina dall'assessore alla sicurezza urbana Graziano Cioni, dall'assessore alla pubblica istruzione e politiche giovanili Daniela Lastri e dal comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini. Erano presenti anche il direttore generale dell'Azienda sanitaria di Firenze Luigi Marroni, Fausto Rapisarda assistente del presidente di Fondiaria-Sai che ha sponsorizzato l'intera campagna, Alessandra Maggi presidente dell'Istituto degli Innocenti, Sergio Cianti dell'Associazione Europea familiari e vittime della strada."Anche questa volta vogliamo colpire la sensibilità dei cittadini spiega l'assessore Cioni , far loro capire che le conseguenze del mancato rispetto delle regole del codice della strada possono avere gravi conseguenze. L'anno scorso sulle strade fiorentine sono avvenuti oltre 5.700 sinistri con 28 morti con una leggera riduzione rispetto al 2003. Una riduzione dovuta a interventi strutturali, alla prevenzione e anche alla precedente campagna per la sicurezza stradale: nei mesi di aprile e maggio, periodo in cui l'iniziativa era in corso, è stata rilevata una riduzione del 10-15% dei sinistri. Per questo abbiamo voluto riprendere e ampliare le iniziative aggiunge Cioni che si svolgeranno in più fasi nel corso dell'intero anno"."Questa campagna è di grande valore culturale spiega l'assessore Lastri ed avrà modo di sensibilizzare, attraverso i bambini e i ragazzi, anche le loro famiglie. Sarà un grande impegno per noi seguire tutto il percorso formativo attraverso il concorso sulla creatività giovanile, perché l'obiettivo è quello di formare ad una forte coscienza civile per il rispetto delle regole e a comportamenti corretti verso gli altri"."E' naturale che Fondiaria-Sai sia il partner del Comune di Firenze e degli altri rilevanti protagonisti di questa campagna per la sicurezza stradale dichiara Rapisarda . La nostra compagnia è leader nel mercato assicurativo auto ed è da tempo attenta nell'indicare ai propri assicurati la prudenza come valore moderno e di grande attualità. Le attenzioni e le premure per una guida sicura sono indice di maturità civile e maturità sociale. E sono anche le linee guida dei servizi assicurativi che offriamo ai nostri clienti".Tornando alla campagna, questa si svilupperà nel corso del 2005 ed è articolata in tre fasi distinte, ognuna caratterizzata da un messaggio specifico e rivolta a target differenti. La prima, che partirà lunedì 17 gennaio e proseguirà fino alla fine di febbraio, sarà dedicata al problema della sicurezza dei bambini all'interno dei veicoli, ovvero l'utilizzo delle cinture di sicurezza e dei seggiolini. Ai dati sempre drammatici degli incidenti, si aggiungono anche i risultati delle ricerche effettuata dall'Azienda sanitaria di Firenze sull'utilizzo dei dispositivi di sicurezza in auto. "Il dipartimento della prevenzione spiega il direttore Marroni ha condotto due indagini sul territorio di sua competenza a distanza di sei mesi sull'uso delle cinture di sicurezza e una sull'utilizzo dei sistemi di ritenzione per bambini. E nonostante sia emerso un miglioramento nei dati, ancora la situazione è lontana dall'essere ottimale". La percentuale di utilizzo è infatti passata dal 57,6% del dicembre 2003 al 70,6% del giugno 2004 ma rimane ancora troppo basso nei passeggeri posteriori. Se infatti la percentuale d'uso è del 72,9% nei guidatori e del 72% del passeggero anteriore, questa scende ad appena il 21,3% tra le persone che siedono dietro. Per quanto riguarda la ricerca sull'utilizzo dei dispositivi di sicurezza dai bambini che frequentano l'asilo nido, le scuole materne ed elementari, l'indagine si è svolta nella primavera 2004. Sono state prese in esame tutte le auto con bambini a bordo che si fermavano in prossimità di una scuola. Ebbene, il seggiolino è risultato presente nel 48,5% dei casi esaminati con notevoli differenze nelle diverse tipologie di scuole: asili nido 87%, scuole materne 77%, scuole elementari 10%. Nel 38% dei casi in cui il seggiolino era assente il bambino era seduto sul sedile anteriore e nel 5% dei casi i bambini erano posizionati davanti e dietro. Negli altri casi i bambini erano seduti sul sedile posteriore. Questi dati evidenziano che l'uso dei dispositivi di sicurezza per bambini sulle auto non è ancora diffuso soprattutto per quelli più grandi. Senza contare poi che sono emersi anche comportamenti scorretti come il posizionamento dei bambini sul sedile anteriore. Ecco che quindi una campagna di mirata proprio su questi temi è sicuramente utile per informare e sensibilizzare gli adulti e in particolar modo i genitori sull'importanza di utilizzare i dispositivi di sicurezza per ridurre il rischio di gravi conseguenze per i piccoli passeggeri. Si calcola infatti che l'uso dei seggiolini e delle cinture di sicurezza riduce di ben sette volte il pericolo di morte.Ai dati degli incidenti a Firenze (nei primi dieci mesi dell'anno si sono registrati 21 feriti di minori fino a 14 anni e 258 nella fascia di età 14-18), si aggiungono quelli illustrati dalla presidente dell'Istituto degli Innocenti Maggi: "Nel 2003 in Toscana sono morti per incidenti stradali 387 minori di cui 237 conducevano un veicolo (motorini e biciclette), 82 erano trasportati e 68 erano pedoni". Se allarghiamo lo sguardo a livello nazionale i numeri sono ancora più gravi: in totale i minori deceduti sono stati 6.015 di cui 3.925 conducevano un veicolo, 1.328 erano trasportati e 762 erano pedoni. "Si tratta di dati drammatici aggiunge Maggi e per questo abbiamo aderito alla campagna del Comune e ci impegneremo perché abbia un'eco anche a livello nazionale e internazionale". (mf)