Bilancio 2005, Alleanza Nazionale: «Sui conti del Comune pesano molto le società partecipate in perdita»

«Le società partecipate sono in perdita ma, invece di farle guidare da manager capaci, si preferisce privilegiare logiche di coalizione e tessere di partito e scaricare così i risultati negativi sul bilancio comunale, già di per sé preoccupante». Si «attribuiscono al Governo Berlusconi le colpe di questa cattiva gestione ma non si chiede alla Regione i soldi necessari e sacrosanti per una città come Firenze».I consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci, Jacopo Cellai e Giovanni Donzelli puntano il dito contro la manovra di bilancio dell'amministrazione comunale.«Il Comune – ha rilevato Gaia Checcucci – ha una quota pari a 135.539 milioni di euro nelle società partecipate. Tuttavia, dalle principali voci di bilancio un consuntivo gestionale pari a soli 207.900 euro con una flessione di 8 milioni di euro rispetto all'anno scorso. Il dato totale di utili ricavati da tale partecipazione è nettamente risibile e preoccupante. C'è bisogno di un mutamento di management all'interno di queste società. Se è quantomeno contraddittorio che la sinistra "senza macchia" punti il dito contro i condoni e che poi non solo se ne avvalgano ma, come nel caso di Publiacqua, debbano ad esso quasi 5 milioni di euro, e assolutamente inaccettabile che sempre Publiacqua sia ricorsa alla regolarizzazione delle scritture contabili per oltre 73 mila euro per tappare le falle di una gestione incapace persino di tenere in ordine la documentazione. E si pensa che si tratta di società nate da poco l'utilizzo del condono grida vendetta e richiederebbe almeno la rimozione immediata degli organi societari».«Particolarmente grave – secondo la consigliera di Alleanza Nazionale – la situazione di società come Ataf, con un meno 5 milioni e 419 mila euro di risultato d'esercizio, Publiacqua, che quest'anno ha un risultato di esercizio di soli 52 mila euro e passività pari a oltre 258 milioni di euro, aumentate del 55% in un solo anno, gran parte per scoperti di conto corrente. Una società che non sta riuscendo neppure a riscuotere i pagamenti dei crediti per i consumi pari a 121 milioni di euro, dimostrando in tal modo una mancanza di efficienza notevole. Tali politiche societarie rappresentano il frutto di azioni avventate che sono costate molto a questa amministrazione.Firenze Fiera, Firenze Mostre, Quadrifoglio, Sitimet spa, Afam e le meno note Bilancino spa, Agenzia per l'energia sono tutte società partecipate che versano in gravissime condizioni finanziarie e che contribuiscono ad aumentare sempre più le perdite di utili del nostro Comune».«Troppi tardi – ha concluso – per la riunione che l'assessore al bilancio e il sindaco vogliono fare con i rappresentanti del Comune nelle società partecipate. La verità è che una grande parte del patrimonio pubblico è stata, e continua ad essere usata pergarantire equilibri interni a partiti ed alla coalizione di centrosinistra che governa piuttosto che per perseguire unicamente l'interresse dell'azionista di riferimento, il Comune, e quello dei cittadini-utenti»Da parte sua il vicecapogruppo Iacopo Cellai ha sottolineato che «il dati del bilancio 2005 contraddicono nettamente la sistematica campagna di disinformazione della giunta comunale sulla legge finanziaria del governo. In riferimento al consuntivo del 2004, non si ritrovano le motivazioni per scaricare sulle scelte politiche del Governo Berlusconi l'aumento dell'Ici ».«E' necessario ribadire – ha aggiunto il consigliere di Alleanza Nazionale – il famoso tetto di spesa del 2 % per i Comuni virtuosi proposto dal Governo Berlusconi sarà valido a partire dal 2006. Ad oggi permane invece la quota di spesa del 4,8% del consolidato del 2003. Fazioso dunque lo "scaricabarile" delle responsabilità attuato in merito dalla giunta. Inoltre i 50 milioni di euro ottenuti dalle contravvenzioni ai cittadini per le infrazioni al codice della strada vanno contro la stessa volontà del sindaco di diminuirle attraverso un'adeguata informazione».«Anche la previsione di spesa corrente per il turismo lascia molto a desiderare – ha aggiunto Cellai – la cifra di 1.150.000 euro è una troppo bassa per una città come Firenze. Per quanto riguarda la voce cultura, nonostante i 21 milioni di euro stanziati nella parte corrente ed i 15 milioni di euro nella parte in conto capitale, bisognerà attendere il 2008 per vedere realizzata un'iniziativa degna di nota. Infine, per quanto riguarda le spese correnti per lo sviluppo economico, sono previste soltanto 963 mila euro per l'artigianato, a dimostrazione della palese mancanza di attenzione della giunta nei confronto di questa categoria. Rileviamo inoltre un insufficiente impegno sul problema della casa, che non può essere attribuito sulle scelte finanziarie del Governo nazionale, che ha stanziato ben 6 milioni di euro, bensì alle scelte politiche di questa amministrazione e alle irrisolte controversie con la Regione Toscana. L'assessore Tea Albini al bilancio è la prima a constatare la necessità di aprire una vertenza seria nei confronti della Regione. Ora aspettiamo i fatti».Secondo il consigliere Giovanni Donzelli «sarebbe auspicabile aprire una vertenza con la regione per ottenere i finanziamenti necessari per manifestazioni culturali come il Maggio musicale fiorentino o il Gabinetto Vieusseux. Troppo poco arriva infatti al nostro Comune».Donzelli ha anche chiesto «che il consiglio comunale si impegni a rivedere il funzionamento dell'atipico regolamento del quartiere 5. Quest'ultimo prevede che i capigruppo possano partecipare a tutte le otto commissioni costituite, ricevendo in tal modo un gettone di presenza procapite di 50 euro a seduta, che tradotto in cifre complessive ammonta a 8400 euro al mese di spesa in più per i 17 consiglieri del quartiere in questione, 7 in più rispetto a tutti gli altri quartieri. E' ora di agire per fare chiarezza su tali anomalie». (fn)