Forza Italia stila il bilancio di sei mesi di mandato. "Occorrono il buon governo della città, controlli e disponibilità a collaborare"
340 comunicati stampa, 171 atti (di cui, 49 interpellanze, 85 interrogazioni e 37 mozioni), altissima presenza nelle commissioni consiliari, partecipazione continua alle sedute del Consiglio Comunale.Sono i dati illustrati da Paolo Amato, Bianca Maria Giocoli e Gabriele Toccafondi a nome di tutti e gli otto componenti il gruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, relativi a questi primi sei mesi di mandato.Ma insieme ai dati, il capogruppo di Forza Italia, Paolo Amato, ha puntato l'indice sulle "lacune mostrate dalla maggioranza" e sui prossimi impegni del partito."Innanzitutto, insieme al coordinamento cittadino di Forza Italia ha spiegato Paolo Amato verso la fine di gennaio presenteremo ai cittadini un bilancio dell'attività svolta da luglio a dicembre e chiederemo a tutti i nostri rappresentanti di discuterne per informare i cittadini, i nostri sostenitori e gli iscritti. Abbiamo un mandato da assolvere ma non è facile fare opposizione in questa Amministrazione. Riteniamo che è opportuno rivedere lo Statuto del Consiglio Comunale per tutelare maggiormente le opposizioni ed il primo a doversi adoperare in tal senso è proprio il presidente del Consiglio Comunale. Non basta dire di essere in equilibrio tra maggioranza ed opposizione; è necessario che sia meno «il santone del quartiere di periferia e più il presidente del Consiglio Comunale». È stato addirittura secretato un dibattito nel quale chiedevamo al sindaco chiarimenti, sul rendiconto dell'operato, nel precedente mandato, dell'attuale assessore Cristina Bevilacqua".I consiglieri comunali hanno anche indicato le priorità che la maggioranza che governa la città dovrebbe perseguire."Sviluppo di Firenze e gestione delle risorse ha proseguito il capogruppo di Forza Italia . A volte si litiga e si perde tempo discutendo sul niente; noi proponiamo di recuperare i ritardi, un nuovo accordo, un patto sullo sviluppo, poiché questa città ha bisogno di interventi: si chiacchiera molto e si fa poco e la vicenda dell'aeroporto è un esempio emblematico, poiché evidenzia quanto siano trascurate le infrastrutture. L'aspetto che più ci preoccupa di questa città è la mancanza di iniziative per promuovere l'immagine di Firenze. Il sindaco in questi mesi si è preoccupato più della sua riconferma alla presidenza dell'ANCI che a dare seguito agli impegni assunti nel suo programma di mandato che tra l'altro si è rivelato una grande delusione. L'unica novità è stata la partecipazione dei cittadini che però è costata ai contribuenti qualche migliaio di euro e ha avuto uno scarsissimo risultato".L'altro aspetto sul quale i consiglieri hanno chiesto maggiore impegno da parte dell'amministrazione, è la gestione delle risorse: "no all'aumento di tasse e di spese pubbliche inutili, come l'eccessivo ricorso alle consulenze esterne che, col nuovo anno, andrebbero dimezzate e poi eliminate del tutto. Analogo discorso per le società partecipate del Comune. A parte la Fiorentinagas e la Silfi, tutte le altre sono in perdita e Firenze Mostre è un chiaro esempio. Mi auguro ha concluso Amato che chi ha lavorato male per Firenze Fiera non sia candidato ai vertici di Firenze Mostre. La nascita della Fondazione per la cultura rappresenta il fallimento dell'assessorato alla cultura poiché se lavorasse bene dovrebbe sapere coordinare i vari enti".Il consigliere Gabriele Toccafondi ha approfondito la questione delle aziende partecipate sottolineando che "il 2004 è stato l'anno record per i debiti contratti: ben 15 milioni di euro per Quadrifoglio, Firenze Mostre ed ATAF. La Centrale del Latte è in seria difficoltà ed ha dovuto accollarsi tutti i costi del nuovo impianto: sono necessari controlli più efficaci e non bisogna dimenticare il problema del termovalorizzatore e dell'inceneritore che col nuovo anno tornerà a riproporsi. Su bilancio partecipato, aeroporto, inceneritore e trasporto pubblico locale, il sindaco, e quindi questa città, sono ostaggio di Rifondazione Comunista. In pratica in pochi mesi il centrosinistra ha sbugiardato il proprio programma elettorale, decidendo che per ragioni di coalizione futura, Firenze potrebbe perdere e sacrificare importanti, se non vitali, treni per il suo sviluppo"."Il 2004 sarà ricordato come l'anno degli azzardi urbanistici, degli errori e dei passi indietro ha commentato Bianca Maria Giocoli . Basta pensare al viale Strozzi, alla Fortezza da Basso, al campeggio del Piazzale Michelangelo, a Castello, ai parcheggi di piazza Ghiberti e piazza Beccaria. Tutto questo denota scarsa attenzione per l'ambiente, sciatteria tecnica e scarso amore per la città". (uc)