Camping del piazzale, interrogazione di Amato (FI) sul fallimento della società che gestiva il bar

Una interrogazione per conoscere «i motivi della radiazione dell'importo di oltre 92 mila euro per il canone di locazione dovuto per la gestione del bar-spaccio del campeggio Michelangelo da parte della "Gestioni Ciemme srl"», società fallita nel 2001, è stata presentata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato.«Questa società – scrive il capogruppo di Forza Italia – è stata dichiarata fallita nel 2001 con la conseguente revoca della concessione disposta con provvedimento del 2 febbraio 1999, concessione poi attribuita nell'aprile 1999 alla "Società Figline Agriturismo snc". Solo il 7 aprile scorso la direzione avvocatura ha comunicato al "servizio lavori pubblici e attività contrattuali" che la polizza fidejussoria non consentiva più di recuperare il credito sopra indicato in quanto l' "Italcauzioni spa", sulla base di notizie incerte, risultava non più esistente o liquidata».Amato, sottolineando «il grave danno erariale determinato dalla perdita dell'ingente somma», vuole sapere «quali sono i motivi addotti a giustificazione dei gravi ritardi nella procedura di recupero del residuo attivo in oggetto, tenendo conto del fatto che, dalla data di revoca della concessione alla data del fallimento del concessionario, sono trascorsi ben 2 anni e 8 mesi e che solo nell'aprile 2004 si è accertata l'inesigibilità del credito a seguito del venir meno dell'efficacia della polizza fidejussoria a causa della sparizione nel nulla della "Società Fidejussoria Italcauzioni srl"»; «quali sono i motivi che hanno indotto l'amministrazione non solo a non partecipare alla procedura fallimentare della "Società Gestioni Ciemme srl", ma altresì a far valere la polizia fidejussoria di copertura solo dopo 5 anni circa dalla data di revoca della concessione»; «quali sono i motivi dell'accettazione di una polizza fidejussoria rilasciata da una fantomatica società, senza esigerne il rilascio da parte di uno degli istituti di credito ben più seri esistenti in città e nel resto d'Italia»; «se l'amministrazione ha ritenuto di individuare gli eventuali responsabili il cui comportamento omissivo ha cagionato il danno erariale» e «se abbia adottato o ritenga di adottare provvedimenti di disciplina in situazioni analoghe che garantiscano il recupero di crediti coperti da polizze fidejussorie». (fn)INTERROGAZIONEOggetto: Interroga il Sindaco per conoscere i motivi della radiazione dell'importo di euro 92.587,29 per il canone di locazione dovuto per la gestione del bar/spaccio del Campeggio Michelangelo da parte della Gestioni Ciemme Srl.Il sottoscritto Consigliere Comunale,Vista la determinazione numero 06020 del 12 luglio 2004 con la quale viene disposta la radiazione dell'importo di euro 92.587,29 per il canone di locazione dovuto per la gestione del bar/spaccio del Campeggio Michelangelo da parte della Gestioni Ciemme S.r.l. (già Ditta Premiere S.r.l.) per il periodo 1° aprile – 1° novembre;Preso atto che con polizza fidejussoria emessa dalla Italcauzioni S.p.A. in data 25 marzo 1997 si è garantito il pagamento delle somme dovute a titolo di locazione del bar/spaccio del Camping Michelangelo da parte della Gestioni Ciemme S.r.l.;Preso atto che la Gestioni Ciemme S.r.l. nell'anno 2001 è stata dichiarata fallita con la conseguente revoca della concessione disposta con provvedimento del 2 febbraio 1999, concessione poi attribuita nell'aprile 1999 alla Società Figline Agriturismo S.n.c.;Appreso che solo il 7 aprile 2004 la Direzione Avvocatura ha comunicato al Servizio Lavori Pubblici e Attività Contrattuali che la polizza fidejussoria non consentiva più di recuperare il credito sopra indicato in quanto l'Italcauzioni S.p.A., sulla base di notizie incerte, risultava non più esistente o liquidata;Preso atto del grave danno erariale determinato dalla perdita dell'ingente somma (pari a £. 179.274 escludendo gli interessi legali e di mora)INTERROGA IL SINDACO PER SAPEREQuali sono i motivi addotti a giustificazione dei gravi ritardi nella procedura di recupero del residuo attivo in oggetto, tenendo conto del fatto che, dalla data di revoca della concessione alla data del fallimento del concessionario, sono trascorsi ben 2 anni e 8 mesi e che solo nell'aprile 2004 si è accertata l'inesigibilità del credito a seguito del venir meno dell'efficacia della polizza fidejussoria a causa della sparizione nel nulla della Società Fidejussoria Italcauzioni S.r.l.Quali sono i motivi che hanno indotto l'Amministrazione, non solo a non partecipare alla procedura fallimentare della Società Gestioni Ciemme S.r.l., ma altresì a far valere la polizia fidejussoria di copertura solo dopo 5 anni circa dalla data di revoca della concessione;Quali sono i motivi dell'accettazione di una polizza fidejussoria rilasciata da una fantomatica società, senza esigerne il rilascio da parte di uno degli istituti di credito ben più seri esistenti in città e nel resto d'Italia;se l'Amministrazione ha ritenuto di individuare gli eventuali responsabili il cui comportamento omissivo ha cagionato il danno erariale dovuto alla perdita di una siffatta somma di danaro intraprendendo le conseguenti azioni disciplinari;se l'Amministrazione abbia adottato o ritenga di adottare provvedimenti di disciplina in situazioni analoghe che garantiscano il recupero di crediti coperti da polizze fidejussorie.Paolo Amato