Firenze Mostre spa, Toccafondi (FI): «Senza i privati la società sarà sempre in perdita»

Questo il testo dell'intervento del vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi:«Firenze Mostre SpA fin dalla sua nascita ha palesato un bilancio in difficoltà fino a culminare in una perdita milionaria ma con un saldo attivo in banca di circa 1,8 milioni di euro. Una situazione che portò la giunta a varare nell'ottobre 2003 un accensione di un mutuo per circa 300mila euro a copertura del disavanzo, disavanzo che pochi mesi più tardi, all'inizio del 2004 scoprimmo essere ben maggiore. Segnali che ci fanno dire che la società non riusciva a stare sul mercato con forze proprie.A febbraio 2004 a margine del dibattito in merito a questa situazione, il presidente della Camera di Commercio propone un progetto che prevedeva l'istituzione di un nuovo soggetto che si occupasse di cultura prevedendo la necessaria entrata di nuovi soci pubblici, di soggetti privati, di banche, di fondazioni bancarie, il tutto necessariamente con la creazione di un nuovo soggetto. Un dibattito che la camera di Commercio ha esaminato fino ad arrivare a fine novembre con una bozza di progetto con i nomi di possibili soci privati, di fondazioni bancarie e di altri soggetti tutti disponibili ad entrare nella compagine societaria. Nello stesso momento Comune e Provincia decidono di fare altro ovvero di arrivare all'attuale protocollo di intesa che nei fatti riparte da Firenze Mostre. Un asse quello tra Provincia e Comune antitetico nella forma e nella sostanza da quello pensato dalla Camera di Commercio quasi a dimostrare che un sindaco e un presidente della Provincia decidono senza necessariamente sentire un presidente della Camera di Commercio. Un pensiero, una teoria che credo sia giusta in astratto ma non so quanto nel caso specifico ci costerà.La Provincia di Firenze prevede ad ottobre scorso un esborso economico verso un non meglio precisato ente culturale per 1,3 milioni di euro. Adesso scopriamo che 300mila euro entreranno direttamente nel bilancio 2005 del Comune di Firenze. Inoltre in una variazione di bilancio di novembre la giunta fa votare al consiglio una ricapitalizzazione per 1 milione di euro per Firenze Mostre SpA, dopo pochi giorni, adesso, scopriamo che la giunta torna sui suoi passi, non destina più 1 milione di euro per la ricapitalizzazione e utilizzerà quella cifra per altri scopi sempre legati a perdite di società partecipate.Il primo segnale che si percepisce è che sia il nuovo soggetto istituzionale che entra ovvero la Provincia, sia il vecchio che rimane ridimensionato, ovvero il Comune di Firenze credono poco o pochissimo in questo nuovo soggetto tant'è che tra tutti i milioni di cui fino ad ora si è parlato alla società entrano solo 1milione di euro nemmeno necessari a coprire il disavanzo 2004.Il secondo segnale che si nota, leggendo le due pagine del protocollo di intesa allegato alla delibera, è che ci sarà parità di consiglieri di amministrazione tra Comune e Provincia e che per avere la parità dirigenziali, al Presidente, già di nomina comunale, si affianca e si inventa un Amministratore Delegato che chiaramente spetterà alla Provincia. Niente infine si dice sui compiti dell'uno o dell'altro con possibili e poco auspicabili conflittualità tra i pensieri dell'uno e dell'altro. E soprattutto niente si dice sui vecchi soci di Firenze Mostre e su altri soggetti che potrebbero entrare.Il terzo segnale che si nota leggendo la delibera è l'allegato riferito ai compiti del nuovo soggetto perché insieme all'ideare, progettare, allestire in proprio o acquisire altrove mostre, progetti di mostre o altre manifestazioni culturali, si aggiunge anche la possibilità di svolgere attività di promozione e commercializzazione delle mostre e delle altre attività nonché, e qui è la novità, dei prodotti a queste collegate, fra cui anche attività di tipo editoriale, ma potrà anche intraprendere organizzare e gestire iniziative atte a valorizzare il patrimonio storico, artistico, scientifico e tecnologico, comprese attività di tipo didattico, ed infine potrà svolgere e prestare attività di studio e consulenza nelle materie inerenti l'organizzazione e l'approfondimento in generale di mostre fra cui indagini di mercato.Firenze Mostre SpA nata per organizzare e gestire eventi si trasforma in una società tuttofare che potrà costruire gli allestimenti, vendere libri, fare attività didattica, prestarsi per consulenze. Una società come tante, perché Firenze è piena di società private con queste attività nello statuto, ma con una particolarità che questa sarà una società pubblica. E come si sa il maggior committente nel settore culturale è proprio il pubblico.Ieri il sindaco ha fatto più volte un'affermazione che trovo ragionevole e vera dicendo che l'amministratore comprende anche per prove ed errori.Ma perché visti i precedenti e notato che nella sostanza non cambia niente, nel 2005 questa nuova vecchia società dovrebbe produrre un utile o dovrebbe ricevere fiducia o denaro ad privati, banche, fondazioni bancarie?Per questo abbiamo detto, e ribadiamo che la nascita della Fondazione ha qualcosa di gattopardesco: "tutto deve cambiare perché nulla cambi"».(fn)