Pieri e Magnani (Rifondazione Comunista): «Nessuna ambiguità a sinistra»
Questo il testo dell'intervento di del consigliere di Rifondazione Comunista Leonardo Pieri e di Michele Magnani, della segreteria regionale di Rifondazione:«In riferimento a quanto è stato scritto sui quotidiani in data 19/12/2004, rimpinguato dalle affermazioni del sindaco Domenici al congresso DS, ci teniamo a evidenziare il nostro punto di vista.E' vero, esiste un' emergenza a Firenze come in tutta Italia. E' l'emergenza della precarietà, dell'impossibilità concreta di progettarsi un futuro per i giovani (e non solo) disoccupati, lavoratori intermittenti o (si diceva una volta) atipici. Questa condizione ha assunto dimensioni generali e coinvolge ormai la maggioranza della popolazione italiana. In una situazione così grave, peggiorata ulteriormente dall'ultima legge finanziaria del governo Berlusconi, è inevitabile che la conflittualità sociale sia elevata e tenda ad aumentare nei prossimi mesi. Pensiamo perciò che sia giusto ribadire vecchi diritti cancellati e affermarne di nuovi che la società richiede con sempre maggiore forza. L'autoriduzione compiuta alla Feltrinelli poneva l'emergenza della precarietà ad una classe dirigente fiorentina troppo spesso sorda alle esigenze e ai bisogni sociali. Questo era e rimane l'obiettivo di quella iniziativa che aveva un carattere strettamente simbolico-politico.Chi si trovava alla Feltrinelli se ne è accorto: i clienti, che hanno solidarizzato con noi, i dirigenti della libreria fiorentina, che non hanno sporto denuncia.Il tentativo di criminalizzare il dissenso sociale e i movimenti che lottano per un altro mondo possibile, ci lascia quindi amareggiati soprattutto perché, anche a sinistra, ci si associa al coro di una destra autoritaria che coglie ogni occasione per denigrare chi difende i propri diritti.Per parte nostra non abbiamo mai pensato che centro destra e centro sinistra si equivalgono ,infatti diverso e articolato è il nostro atteggiamento nei rapporti con le istituzioni,comunali e regionale, di centro sinistra.Tale tentativo appare oltremodo strumentale in occasione degli ultimi eventi accaduti a Firenze con la contestazione di Biagi e l'aggressione al centro d'arte Quarter. Pensiamo che sostenere che ci sia un filo che collega le tre iniziative così come scritto su La repubblica del 19/12/2004 sia il modo peggiore di affrontare la situazione e per venir meno alla dichiarazione di principio che si deve saper distinguere tra conflitto sociale, "violenza" del linguaggio e violenza fisica.Ciò elimina i contenuti politici nascondendo il tutto sotto un alone sinistro di violenza.Così davvero si fa di tutta un'erba un fascio. Condanniamo la violenza senza se e senza ma, come afferma inequivocabilmente la nostra storia politica e la nostra pratica politica.Vorremmo che venisse fatto da altri, non solo quando si tratta di violenza fisica come quella avvenuta al centro Quarter, ma anche quando si negano sacrosanti diritti come quello dell'accesso alla cultura o quando si sgombera con la forza un luogo sociale autogestito come quello del CPA ,oppure quando si sfrattano con la forza famiglie messe sul lastrico dall'esoso mercato degli affitti. Affermiamo il diritto al dissenso sociale rifiutando allo stesso tempo e nel modo più categorico ogni tipo di violenza come forma di azione politica e ci opponiamo ad ogni tentativo di limitazione del conflitto sociale,tutto ciò non ci sembra contraddittorio.Chi come il sindaco parla del ruolo del Pci dovrebbe sapere che un ruolo progressista,con tutti i limiti che ci consegna la storia,il Pci lo svolgeva soprattutto guardando ai bisogni sociali;richiamare gli anni 70 per parlare di quello che è successo negli ultimi tempi a Firenze ci pare davvero un modo per non parlare dell'oggi.Leonardo Pieri Consigliere comunale Prc FirenzeMichele Magnani Segreteria regionale Prc Toscano»(fn)