"Unaltracittà/Unaltromondo" aderisce all'appello lanciato dal quotidiano l'Unità: «Insieme per una nuova San Giovanni. Insieme per fermare Berlusconi»

Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo de "Unaltracittà/Unaltromondo":«Nel gennaio del 2002 nacque a Firenze il Laboratorio per la Democrazia: oggi come allora l'emergenza rappresentata da Berlusconi, con tutto quello di tragico che ne consegue, è più viva che mai. La maggioranza parlamentare sta letteralmente distruggendo i principi di convivenza civile alla base della Costituzione Repubblicana. Aderiamo all'appello lanciato dall'Unità per tornare in piazza San Giovanni, dove è necessario essere in molti. Ma non può bastare la manifestazione di un giorno per fermare il flagello del berlusconismo.Dove sono i partiti del centro-sinistra? Dove è la loro determinazione per fermare una volta per tutte Berlusconi, con una rigenerante unità politica e programmatica?Il Laboratorio per la Democrazia ha promosso quest'anno "Unaltracittà/Unaltromondo" che ha eletto una propria rappresentante in consiglio comunale. Noi ci siamo, e siamo con Vittorio Foa quando ci ricorda dell'ansia che ci pervade "per intervenire contro l'ingiustizia e contro ogni minaccia di libertà" e quando afferma che "la pluralità delle posizioni del centro-sinistra, che si manifestano anche nella fatica di stare insieme, non è una debolezza, bensì la nostra forza". Chiediamo perciò ai partiti di opposizione, tutti, che sperimentino sin da subito l'unità sotto la Grande Alleanza Democratica e che, anche grazie al lievito dei movimenti, si impegnino una volta per tutte, senza meschinità e logiche di corridoio, a stare insieme.Questo è quanto chiedono gli elettori del centro-sinistra di fronte al golpe al rallentatore che stiamo vivendo in Italia. Non si tratta di una battuta, anche se a scriverla è stato il bravo Luttazzi, ma si pensi solo per un attimo se il governo avesse compiuto in una sola settimana ciò che ha prodotto in questa legislatura. L'unità del centro-sinistra, essenziale per difendere i valori repubblicani nati dall'antifascismo, non può essere messa a rischio per una presidenza di regione o per un posto di assessore. I partiti hanno la grande responsabilità di alzare il livello politico della discussione per tirar fuori dalla tragedia il nostro paese. Noi, ribadiamo, ci siamo e siamo pronti a lavorare insieme. Ci aspetta un lavoro comune nelle forme e nelle modalità più utili per rispettare la storia, le tradizioni e le pratiche di tutte le realtà che difendono la democrazia oggi in Italia».(fn)