Giocoli (FI) e Checcucci (AN): «L'assessore Del Lungo tergiversa sull'incontro pubblico sui provvedimenti contro Suv e fuoristrada»
«L'assessore del Lungo non ci ha ancora dichiarato la sua disponibilità ad avere un incontro pubblico per spiegare davanti alla città le reali motivazioni che lo spingono ad una guerra contro "Suv" e fuoristrada». Lo hanno detto la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli e la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci .«Ciò hanno aggiunto conferma l'assoluta povertà di argomentazioni che reggono la scelta demagogica della giunta di procedere in questo disegno e la paura di affrontare un pubblico dibattito sull'argomento. Il silenzio di questi giorni, il rimpallo della ordinanza che doveva essere firmata dal vicesindaco Matulli e che da tempo, invece, giace sulla scrivania del sindaco dimostra la poca chiarezza e l'imbarazzo su tale decisione. Una decisione che determinerà un'inaccettabile disparità di trattamento tra cittadini in base alla scelta del veicolo acquistato».«Diffidiamo la giunta hanno proseguito le due consigliere a farci trovare sotto l'albero un provvedimento impachettato e chiuso senza un dibattito alla luce del sole come si conviene ad una scelta amministrativa che ha forte ripercussione sui cittadini. Scelgano il luogo e il modo in cui fare il dibattito ma guai ad un ordinanza che esce dal cilindro senza essere stata prima dibattuta in un luogo pubblico istituzionale e non"».«Se nella ordinanza verranno confermate le ipotesti avanzate dall'assessore all'ambiente hanno proseguito Bianca Maria Giocoli e Gaia Checcucci che sarà vietato il transito nella sola zona a traffico limitato ai Suv con una determinato peso e dimensione delle ruote, con la esclusione dei veicoli dei residenti, di coloro che hanno già un permesso di accesso, compresi quindi i consiglieri comunali di maggioranza proprietari di fuoristrada, di coloro che parcheggeranno le vetture nelle autorimesse e di coloro che le usano promiscuamente per lavoro, i pochi rimasti saranno discriminati da una sorta di "razzismo automobilistico" che non ha uguali in nessuna città italiana. E Firenze diventerà così la capitale della discriminazione fra chi possiede differenti tipi di veicoli». (fn)