Bilancio 2005, Razzanelli (UDC): «Il rispetto dei termini è un atto dovuto»
«La maggioranza avrebbe commesso un atto gravissimo portando in approvazione il bilancio in consiglio comunale». Così il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli commenta il rinvio a gennaio della votazione del bilancio comunale «a causa del mancato rispetto dei termini di presentazione, stabiliti in 20 giorni prima della votazione da parte dell'assemblea».«Proprio perché la legge di bilancio è una della poche prerogative del consiglio ha osservato - trovo che 20 giorni per esamiralo siano pochi. Se manca anche un solo foglio, il bilancio è incompleto. Le ultime variazioni ci sono state consegnate ieri in commissione e addirittura è stato chiesto ai consiglieri che la decadenza per presentare gli emendamenti fosse la serata di ieri. Personalmente, di fronte a questa arroganza, avevo manifestato l'intenzione di recarmi alla seduta del consiglio comunale rovesciando nel Salone dei Duecento, in segno di protesta, tutta la documentazione ricevuta sul bilancio».«La decisione della conferenza dei capigruppo di portare comunque in approvazione il bilancio avrebbe rappresentato un grave rischio per la giunta ha aggiunto il capogruppo dell'UDC - chiunque avesse poi fatto ricorso al Tar, lo avrebbe vinto. I termini sono una delle poche che devono essere rispettate, pena la decadenza degli atti. E la maggioranza, spaventata da questo rischio, ha ragionevolmente deciso che non valeva la pena correrlo».«Probabilmente ha concluso Razzanelli - la decisione è stata dettata da due fattori: dalla preoccupazione di possibili ricorsi e dal timore della reazione da parte dei consiglieri di minoranza, come quella che io stesso ho avuto». (fn)