Ds, "Lista unitaria e partito più autonomo e protagonista", presentato il documento-piattaforma per il congresso provinciale
La lista unitaria, un partito più autonomo e protagonista, il sostegno alla candidatura di Auzzi Sono le linee guida del documento "Riformisti nei fatti per vincere nell'Ulivo" che verrà presentato al congresso provinciale dei Ds di sabato e domenica e sottoscritto da una parte di consiglieri comunali e provinciali del partito."L'obiettivo dicono Susanna Agostini e Dario Nardella che hanno sottoscritto la proposta- è quello di ritornare ad essere protagonisti attivi del fare politica e di recuperare il più possibile il dialogo con i cittadini". E'la linea condivisa anche dagli altri promotori della nuova piattaforma congressuale Vincenzo Campo, Valdemaro Nutini, Paolo Saturnini, Franco Cardini, Ermanno Bonomi, Luciano Bartolini, Riccardo Bicchi, Simone Gheri, Massimo Mattei, Silvano Miniati, Sandro Domenichetti, Paolo Santinelli, Walter Acciai, Piero Rubellini.Il documento è suddiviso in quattro punti che riguardano le politiche dell'area metropolitana, l'economia del territorio, la partecipazione alla vita politica e il congresso. Su quest'ultimo punto in particolare i promotori sottolineano "la voglia e l'ambizione di essere i primi in Italia a realizzare la Federazione dell'Ulivo con un riferimento al socialismo europeo che i Ds oggi rappresentano."Vorremo che Firenze e la sua area metropolitana si legge nel documento- sia in grado di giocare un ruolo di primo piano nel rinnovamento politico e nelle prospettive di medio termine nelle scelte programmatiche della Federazione di Uniti per l'Ulivo". (lb)Si allega il documento:RIFORMISTI NEI FATTI, PER VINCERE UNITI NELL'ULIVOCONSIDERAZIONI E PROPOSTE PER IL RAFFORZAMENTODELLE POLITICHE DEI DS NELL'AREA FIORENTINAPremessaNella fase congressuale oggi più definita che vede l'ampio prevalere della mozione Fassino e conseguentemente la sua riconferma, visto il devastante attivismo del governo Berlusconi, riteniamo necessario introdurre una riflessione su una piattaforma politica da discutere e sulla quale lavorare per consolidare i rapporti tra le forze politiche riformiste e il governo unitario della futura Federazione fiorentina di Uniti nell'Ulivo.Vorremmo accelerare il percorso che permetta agli iscritti e i simpatizzanti delle forze politiche del centro sinistra di ritornare ad essere protagonisti attivi del fare politica e allo stesso tempo, recuperare uno nuovo stile nelle relazioni umane e nel rinnovamento del dialogo e dei linguaggi con i cittadini dell'Ulivo che oggi chiedono nuovi strumenti per partecipare concretamente alle scelte.Riteniamo che le scadenze che si presentano all'orizzonte (congresso nazionale dei DS, le elezioni regionali del 2005, le prossime elezioni politiche del 2006, se non anticipate) siano fondamentali non solo per il futuro del nostro partito, ma per la costruzione del patto federativo fra le forze che hanno dato vita alla lista Uniti nell'Ulivo, e, più in generale, per il rilancio del centro-sinistra e dell' Alleanza che si candiderà al governo del Paese.A questi appuntamenti occorre avvicinarsi con attitudine unitaria, con spirito innovativo e con una rinnovata capacità di lettura della società e dell'economia. Il prossimo Congresso dei Democratici di Sinistra pertanto non dovrà essere un semplice adempimento burocratico per la ratifica di successi, più o meno raggiunti, ma un vero e proprio appuntamento di medio termine nel quale costruire una chiara identità politica ed uscire con una posizione programmatica per i prossimi anni.La governance delle politiche di area vasta1.Il fallimento delle politiche economiche e sociali del governo di centro destra ci consegnano un Paese ad alto rischio di insuccesso e l'impegno del prossimo governo del centrosinistra dovrà avere un respiro di lungo periodo.Tutti noi dobbiamo essere consapevoli che da soli non saremo in grado di affrontare i cambiamenti necessari al paese. Le sfide che ci attendono sono troppe e troppo grandi perché qualcuno pensi non solo di risolverle ma di ipotizzarne la soluzione senza che questa non abbia coinvolto una diffusa opinione politica e sociale. A gli italiani dovranno essere chiesti molti sacrifici ed a differenza dei sogni di Berlusconi noi avremo l'ingrato compito di far comprendere fino in fondo la situazione facendo partecipi i cittadini a tutti i processi decisionali.Per queste ragioni è necessario procedere attraverso una discussione ordinata e diffusa per trovare le forme, i luoghi ed i tempi della contaminazione e della nuova elaborazione.A noi appare evidente quanto l'esperienza della Lista Uniti nell'Ulivo abbia tracciato un solco nel quale gettare le fondamenta non solo per un contenitore elettorale, ma per la vera e propria costruzione di una forte alleanza democratica di governo che sappia parlare al paese, a partire dai programmi di governo, con modalità mature e responsabili evitando le facili immagini demagogiche.Le elezioni Europee e quelle amministrative e le recenti suppletive alla Camera dei Deputati, hanno visto una buona affermazione del nostro partito e, più in generale, un risultato positivo della coalizione di centro sinistra. Nella nostra provincia possiamo dire che tutti gli obbiettivi prefissati sono stati raggiunti, questo deve incoraggiare una riflessione positiva che dia avvio ai programmi elettorali e dunque all'azione di governo, non tralasciando di dare continuità ai rapporti intrecciati con la società civile durante la campagna elettorale.Non è più sufficiente realizzare il "buon governo" realtà per realtà, ma è necessario dare ai cittadini la percezione di una vera strategia politica territoriale scaturita dal Partito, come raccolta collettiva di riflessione e di modi di operare.La responsabilità politica che riguarda, i DS più di altri data la nostra forza, è quella di collaborare in modo attivo con i nostri amministratori, primo fra tutti Leonardo Domenici nella sua doppia veste di Sindaco del capoluogo regionale e Presidente ANCI. Sostenendo gli sforzi di chi è chiamato a responsabilità amministrative in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie, imposte dal governo.Concorrendo con la nostra azione anche all'aggiornamento permanente del nostro programma, rendendo maggiormente omogeneo e condiviso, il nostro progetto per Firenze, per la sua area metropolitana e per la sua provincia.L'economia del territorio2. Dobbiamo affinare un progetto omogeneo di governo, apprezzandone comunemente i contenuti, attraverso più efficaci momenti di analisi politica nel partito e allo stesso tempo intrecciare questa azione con un ascolto costante delle aspettative esterne, cercando di coglierne gli aspetti più positivi.Occorre ancorare saldamente il nostro lavoro, la nostra iniziativa alla realtà sociale ed economica della nostra area.Un partito come il nostro non può delegare né alle istituzioni, né alle organizzazioni di categoria, né ai sindacati il rapporto con i soggetti economici (imprenditori e lavoratori) impegnati nei processi produttivi dell'area fiorentina. Un partito come i DS, ha il diritto ed il dovere di avere una propria analisi ed una propria percezione dei processi in atto e, soprattutto, di avere un proprio progetto per lo sviluppo dell'area metropolitana. Un primo appuntamento potrebbe essere una riflessione sulle tappe future del piano strategico dell'area fiorentina.In questi anni l'area fiorentina è stata (lo sarà ancora negli anni a venire) il teatro di profonde trasformazioni infrastrutturali (alta velocità, tramvia, parcheggi, sottopassi, strade, ecc.); altri importanti interventi, come la terza corsia, interesseranno un'area più vasta di quella cittadina.Tutti questi straordinari (nella dimensione e nella spesa) interventi produrranno importanti cambiamenti positivi sulla qualità della vita della gente e un partito come il nostro deve porre attenzione a spiegare e far conoscere tali innovazioni ai cittadini.Abbiamo anche la necessità di riflettere su temi di ordine generale, come la sfida perpetua che l'era della globalizzazione ha lanciato anche al nostro territorio e alla sua economia. Dobbiamo poter dare risposte moderne e innovative ad una situazione congiunturale negativa dove si segnala la stagnazione di tutto il core-business dell'imprenditoria toscana, Tessile, Moda, Arredamento.Dobbiamo saper riattivare lo sviluppo delle attività commerciali e turistiche tracciando scelte di lungo termine che possano migliorare complessivamente la qualità dell'offerta ricettiva, attivando anche quella sinergia strategica con altri settori come quelli della cultura e del terziario avanzato.Questi sono solo alcuni argomenti ai quali dovremo cercare di dare risposta, se vogliamo pensare di potere esercitare quel ruolo di classe dirigente e di governo che i risultati elettorali ci hanno assegnato.Una piattaforma programmatica per le forze politiche e sociali deve poter dare risposte alla cittadinanza anche attraverso nuove politiche economiche e sociali, del mercato del lavoro, dei servizi pubblici integrati, della cultura, della ricerca e dell'innovazione, del marketing territoriale, dell'offerta turistica e delle nuove infrastrutture.Sicuramente nell'universo istituzionale, associativo e culturale della sinistra sono già disponibili molte di queste risposte, ma al partito spetta comunque il compito di organizzarle, per aggiornare e mettere a punto la propria missione politica.La partecipazione e la democrazia attiva3. Nel nostro orizzonte temporale c'è, poi, la scadenza delle elezioni regionali del 2005, la cui preparazione, in termini di liste e di programmi, si intreccerà inevitabilmente, con i lavori del nostro congresso nazionale.Rispetto a questa scadenza c'è un rischio che dobbiamo cercare di evitare: il rischio di ridurre tutto ad una cabala di nomi e ad una battaglia all'ultimo colpo per le candidature. In primis sarà necessario creare nuovi criteri e procedure trasparenti per l'individuazione e la selezione delle candidature a tutti i livelli (dalla composizione delle liste elettorali regionali , a quelle per le politiche del 2006) ed assicurare un forte impegno collettivo sugli aspetti politici e programmatici del nostro impegno al governo della Regione.Per definire l'asse fondamentale che vogliamo dare alla VIII legislatura regionale sarà e rafforzare la strada dell' innovazione e del "sistema toscano", cercando di coniugare l'immenso patrimonio ambientale, culturale, sociale ed umano della nostra regione con le nuove sfide che ci pone il mercato. La Toscana dell'eccellenza e dell'innovazione può trovare spazi adeguati sui mercati internazionali se riesce ad inserirsi con la propria identità all'interno delle nuove relazioni economiche che stanno emergendo.Il Congresso che vogliamo4. Infine il congresso: Fassino ha proposto convincentemente nelle sue tesi la sfida di un congresso attorno al soggetto politico ed ai contenuti dell'alternativa al Governo Berlusconi.E' una sfida che ci sentiamo di accettare e che dovremo cercare di far vivere al partito in termini unitari e non di divisione aprioristica su schemi ormai superati dopo il congresso di Pesaro attraverso una candidatura a segretario che sia un approdo largamente unitario, che nell'area fiorentina ci ha già visto protagonisti. Ciò rafforzerà attraverso il congresso il nostro partito all'interno della coalizione e renderà la coalizione più forte e più autorevole verso l'esterno.L'appuntamento congressuale dovrà essere utile anche per rilanciare un partito socialista europeo, più forte e coeso, che sappia avere l'ambizione di essere il primo in Italia a realizzare la Federazione dell'Ulivo .Per raggiungere questo risultato riteniamo assolutamente indispensabile che la maggioranza che si riconosce nel Segretario, oggi accresciuta, riesca a dare continuità ai contenuti della mozione a partire dal gettare le basi per un forte patto federativo tra le forze riformiste ed una vasta Alleanza nella provincia di Firenze.I Democratici di Sinistra dovranno avere meno indecisioni nello scegliere in maniera netta la loro linea, in modo da portarla in dote al nuovo soggetto politico federato, che insieme alle altre forze di centrosinistra andranno a realizzare.Una rinnovata e forte identità, con un chiaro riferimento al socialismo europeo che i DS oggi rappresentano ci permetterà di contribuire, da protagonisti, alla costruzione della Federazione dell'Ulivo.La federazione dei riformisti non sarà un soggetto che annulli le identità e le culture provenienti dai partiti, ma le farà incontrare in un progetto comune che darà all'alleanza di governo del centro sinistra le basi per una guida forte e compartecipata.Il prossimo Congresso dei Democratici di Sinistra dovrà quindi definire bene come procedere, riaffermando anche che le sedi dove si stabiliscono tali scelte tornino a essere quelle deputate e cioè gli organi dirigenti rinnovati.Noi vorremmo che Firenze e la sua area metropolitana sia in grado di giocare un ruolo di primo piano nel rinnovamento politico e nelle prospettive di medio termine nelle scelte programmatiche della Federazione di Uniti nell'Ulivo.Il Congresso dovrà essere anche la sede nella quale si avvia una riflessione sulla crisi della rappresentanza nella politica compresa quella di genere, così come sarà necessario porsi il problema della politica partecipata e del rapporto con associazioni e movimenti.Una visione riformista del ruolo della politica e del nostro partito ci impone di prendere sul serio il problema della partecipazione. Nella chiarezza e nella diversità dei ruoli e delle responsabilità il partito e le Istituzioni devono dare impulsi forti e risposte politiche ai legittimi problemi sollevati dai movimenti, dalle associazioni e dai comitati nati negli ultimi anni a livello locale e nazionale, anche individuando nuove sedi di confronto, superando la concezione di un confronto spesso "diplomatico" ma andando al merito e alla radice dei problemi.Sul piano organizzativo è altresì necessario mettere mano ad una riflessione sul ruolo e sulla natura delle sezioni per poter ridare così un ruolo maggiormente attivo e decisionale agli iscritti, che come questo congresso sta dimostrando, sono il vero motore del nostro partito. Chiediamo infine che siano riattivati con convinzione i "dipartimenti" e i vari gruppi di lavoro a livello metropolitano per meglio assolvere al compito di indirizzo della politica di area, per far crescere nuovi quadri, per svolgere un'opera di "servizio" verso le organizzazioni del Partito a livello territoriale.Firenze, 16 Dicembre 2004I promotori:Susanna Agostini - Lorenzo Becattini - Alberto Brasca - Vincenzo Campo - Dario Nardella - Valdemaro Nutini - Paolo Saturnini - Franco Cardini - Ermanno Bonomi Luciano Bartolini Riccardo Bicchi - Simone Gheri - Massimo Mattei - Silvano Miniati - Sandro Domenichetti - Paolo Santinelli - Walter Acciai - Piero Rubellini