Sentenza sulle multe da telepass, Checcucci (AN): «Confermate le mie anticipazioni sull'illegittimità delle contravvenzioni»
Questo il testo dell'intervento della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci:«La perseveranza dimostrata dall'amministrazione comunale di centrosinistra nel voler multare senza se e senza ma i cittadini che sono transitati nelle cosiddette corsie preferenziali, ha raggiunto toni da romanzi di Kafka. E'sempre apparso lampante che le multe effettuate nelle corsie cosiddette preferenziali, rilevate con le porte telematiche fossero viziate da innumerevoli irregolarità e quindi illegittime. Il Comune di Firenze per precisa volontà di "far cassetta" ha continuato impietoso a "distribuire" con prodiga caparbietà, verbali su verbali, confidando anche sul fatto delle difficoltà oggettive dei cittadini nel presentare ricorsi. La Decisione del giudice di pace ribadisce in maniera lampante, uno (ma non il solo) dei vizi principali di queste multe illegittime: le porte telematiche non possono rilevare infrazioni per le corsie cosiddette preferenziali, e non solo perché il decreto legge 27/06/2003 n° 151, richiamato dal Comune di Firenze come una sorta di autorizzazione (virtuale) a effettuare multe nelle corsie preferenziali è successivo sia alla domanda di autorizzazione all'utilizzo delle Porte Telematiche che il Comune ha presentato (21/02/03), sia all'autorizzazione rilasciate dal Ministero (19/06/03), ma soprattutto perché il disegno di legge "nacque" con l'obiettivo di pervenire ad un più elevato livello di sicurezza già nei prossimi esodi estivi (estate 2003), caratterizzati da un massiccio incremento della circolazione nelle strade. Dunque, un Decreto nato sull'esigenza di rendere più sicuri i futuri esodi estivi (notoriamente non in direzione periferia centro, ma semmai città luoghi di vacanze), e non sulle problematiche dei centri storici e delle zona a traffico limitato. Infatti, il decreto legge non riporta scritto niente di particolare o di innovativo, semplicemente autorizza le multe, senza la necessità di contestarle immediatamente, quando queste sono effettuate con apparecchiature automatiche senza la presenza di agenti di polizia. -
. Omissis
. "nei seguenti casi la contestazione immediata non è necessaria",
omissis
"la rilevazione degli accessi di veicoli nelle zone a traffico limitato e circolazione sulle corsie riservate attraverso i dispositivi previsti dall'art 17, comma 133 bis della legge 127/97". Questo infatti non significa che le porte telematiche (che possono rilevare accessi solo per la ZTL e centri storici) possano rilevare anche gli ingressi delle corsie riservate, perchè il DPR 250/99 che disciplina l'utilizzo delle porte telematiche espressamente non lo prevede. Infatti, l'articolo 4 comma 1 bis lettera g del D.L. 27/06/2003 n° 151, prevede anche che si possa effettuare la contestazione degli accessi sulle corsie riservate, ovvero, che sia consentito utilizzare apparecchiature per il controllo di queste corsie, ma non dice certo che è possibile utilizzare apparecchiature espressamente dedicate per altri fini, perché se così fosse stato, il DPR 250/99, avrebbe autorizzato anche il rilevamento sulle corsie riservate, mentre invece l'unica altra possibilità di contestare ulteriori violazioni (oltre agli accessi ZTL/centro storico) è dato dalla (eventuale) tariffazione di ingresso o di circolazione dei veicoli che entrano in centro. In buona sostanza, se con altre apparecchiature (che non siano le porte telematiche) è sicuramente possibile contestare l'infrazione sulle corsie preferenziali, è altrettanto vero che queste siano effettuate con apparecchiature ad hoc predisposte, e come dispone chiaramente l'articolo 4 della legge 168/02, solamente in alcune strade urbane (di scorrimento) e solo dopo motivata istruttoria. Questo pone fine ad ogni dubbio, non a caso il Ministero nel rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo delle porte telematiche, specifica che qureste ultime controllino espressamente la ztl e non corsie riservate con divieto di transito più o meno esteso. Se il Comune di Firenze ritiene comunque di perseverare nell'effettuare multe anche in spregio a leggi nazionali e interpretazioni autorevoli ed ora anche a sentenze esplicite, richieda espressa autorizzazione al competente Ministero, si faccia parte diligente e solleciti il Governo italiano (eletto per volontà del popolo sovrano) ad una variazione del Codice della Strada, ma fino ad allora eviti di comportarsi come uno Stato Sovrano indipendente, insensibile alle altrui regole, ma pronto ad imporre le proprie».(fn)