Scavalco Rifredi-Castello, Checcucci (AN): «La commissione "via" ha bloccato il progetto»

«I cittadini possono stare tranquilli: lo scavalco dell'Alta Velocità tra Rifredi e Castello, non si farà. Almeno finché il Ministero dell'Ambiente non avrà tutte le garanzie necessarie per la tutela ambientale, acustica, viaria della zona». Lo ha detto la consigliera di Alleanza Nazionale gaia Checcucci.«Ieri, a Roma – ha spiegato Gaia Checcucci - si è riunita la commissione di coordinamento della "valutazione di impatto ambientale" che fa capo al Ministero dell'Ambiente, in funzione della plenaria che si terrà il 20 dicembre, legata alla conferenza dei servizi che avrebbe proprio dovuto dare l'ok allo scavalco. La commissione ha bloccato nuovamente la realizzazione dello scavalco dell'Alta Velocità Rifredi-Castello: non ha reputato sufficienti le argomentazioni che erano state addotte dopo le richieste di chiarimento. In particolare, la commissione ha bocciato lo scavalco per l'impatto che i lavori avranno sulla falda idrica e il connesso rischio idrogeologico.Non sono state ritenute esaustive anche le risposte relative all'inquinamento acustico e all'impatto sulla viabilità della zona. Del resto, come da sempre sosteniamo, si tratterà di cambiamenti che sconvolgeranno in ambedue i casi profondamente l'equilibrio di tutta la zona.Il Ministero, inoltre, non ha ritenuto sufficienti le risposte sui movimenti di terra: questo scavalco comporterà una movimentazione di circa 300 mila metri cubi di terra. Gli enti interessati alla sua realizzazione hanno assicurato che questa quantità enorme di materiale sarà portata, nella sua parte riutilizzabile, all' "interporto", per il resto in discarica. La commissione però vuole sapere con maggiore dettaglio quali sono i quantitativi che andranno in discarica, se sono inquinati e se la discarica stessa è in grado di ricevere tali quantità di terra».«La commissione e il Ministero – ha aggiunto la consigliera di Alleanza Nazionale - si stanno facendo carico dell'impatto ambientale, di uno sviluppo realmente sostenibile rispetto ad una zona già fortemente penalizzata dal punto di vista strutturale, e della salute dei cittadini. Fosse stato per il Comune, invece, probabilmente lo scavalco sarebbe stato realizzato comunque.Menomale che c'è il Ministero a difendere le legittime istanze dei cittadini e di quanti tengono alla salute e all'ambiente».«Questa notizia – ha concluso Gaia Checcucci - può tranquillizzare anche Rifondazione in occasione dell'assemblea pubblica di lunedì sera per parlare dell'impatto ambientale dello scavalco in vista della sua approvazione mercoledì alla conferenza dei servizi.Lo scavalco non sarà approvato perché mancano ancora risposte sotto il punto di vista ambientale.Deve piuttosto preoccupare la disinvoltura con cui questa amministrazione comunale porta avanti scelte che impattano fortemente sul territorio senza prendere le contromisure adeguate e senza fornire le adeguate garanzie». (fn)