Razzanelli (UDC): «Cancellare i simboli del Natale vuol dire cancellare la nostra storia»

«Quanto sta avvenendo in questi giorni a Firenze, e non solo, dove alcuni insegnanti stanno ‘epurando' i canti natalizi, è un'offesa alla nostra storia e alla nostra cultura. Festeggiare il Natale significa festeggiare la nascita di quel Bambino che ha fatto la più grande rivoluzione di tutti i tempi, che dura ormai da oltre duemila anni. Credenti e non credenti sono accomunati da questa tradizione che è parte integrante della nostra storia e della nostra cultura. E' lui che ha dato la speranza e la gioia di poter credere che la nostra vita non si esaurisca con la morte del nostro corpo». LO ha detto il capogrupo dell'UDC Mario Razzanelli che è anche segretario del "Comitato per le Capannucce in città".«Con questo concorso – ha spoiegato - abbiamo voluto proprio fare l'esatto contrario di quello che vogliono fare questi insegnanti ignoranti, e cioè riportare il presepe al centro delle festività del Natale. Credo che nelle scuole i bimbi di altre nazionalità possano unirsi a noi in quest'importante momento dell'anno. Anzi, sarebbero bene accetti. Invito quindi tutte le maestre e le insegnanti a non cancellare i simboli del cristianesimo ma a far capire, nella maniera più giusta e rispettosa, i nostri valori religiosi anche a chi ne ha altri». (Fn)