Bosi (FI): «Non andrò al consiglio comunale al carcere di Sollicciano. E' solo demagogia»

«Non andrò al consiglio comunale a Sollicciano. E' solo demagogia». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.«Anzitutto – ha spiegato Bosi – ritengo che l'iniziativa, nata per portare all'attenzione della nostra assemblea la pur condivisibile e grave problematica della condizione carceraria dei detenuti ha detto Bosi, assuma per varie ragioni un taglio ed una valenza che non condivido. E' giusto parlare della condizione dei detenuti a Sollicciano ed allargare il dibattito sull'intero sistema carcerario, ma non bisogna dimenticare che nelle carceri vivono anche gli agenti di custodia che talvolta operano in condizioni di grave disagio. Condizioni da me riscontrate in varie occasioni e non solo nel carcere di Sollicciano ma nel Don Bosco di Pisa, nel carcere di Ranza a S. Gimignano, nel manicomio criminale di Montelupo Fiorentino e in altri istituti penali della Toscana».«Ritengo, inoltre – ha aggiunto il consigliere di Forza Italia – che un'iniziativa del genere non sia assolutamente apprezzata dalla stragrande maggioranza dei cittadini in un momento in cui assistono impotenti alla recrudescenza delle imprese della malavita organizzata e non, la guerra di camorra a Napoli ne è testimonianza, ed in genere al dilagare dei fatti criminosi che sovente mietono vittime tra i cittadini inermi e le forze dell'ordine. Ritengo, inoltre, che l'iniziativa, come altre promosse dalla maggioranza del consiglio comunale, non offra sufficienti garanzie di imparzialità, prestando il fianco a possibili strumentali critiche all'attuale Governo che condivide con quelli che l'hanno preceduto il grave fardello del mancato avvio di una riforma complessiva del sistema carcerario, senza dimenticare le tematiche strettamente connesse di assicurare la certezza della pena e la ragionevolezza dei tempi di durata dell'azione penale».«E' grave, inoltre – ha concluso Bosi – che l'attenzione venga rivolta a tematiche in cui le competenze del Comune sono nulle o quasi e si eludano scientemente richieste di "consigli tematici o aperti" su argomenti di maggiore interesse per i cittadini, ma sui quali la maggioranza di Palazzo Vecchio non intende confrontarsi; è grave, infine, che a ridosso del ventilato importante adempimento dell'approvazione del bilancio entro la fine dell'anno si dedichino due sedute consecutive ad argomenti che non riguardano i temi dell'amministrazione attiva e si tolga spazio al necessario lavoro di approfondimento che meriterebbe l'argomento della gestione finanziaria del Comune». (fn)