Controlli del garante della privacy, l'assessore Cioni: "Le telecamere sono installate, nel rispetto della riservatezza, a tutela dei cittadini"
"Le telecamere sono state installate a tutela dei cittadini. Nel caso delle Cappelle del Commiato il sistema di videosorveglianza fu montato dopo i casi di sfregio di alcune salme e d'accordo con le autorità investigative; quello al cimitero delle Porte Sante perché si sono verificati furti di opere di valore sistemate sulle tombe". E' quanto dichiara l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni in merito al parere del Garante della privacy sulle telecamere installate alle Cappelle del Commiato e al cimitero delle Porte Sante.Il sistema di videosorveglianza alle Cappelle del Commiato furono installate nell'estate del 2002 dopo che alcune salme vennero trovate deturpate: un apparecchio in ogni camera ardente, alcune nei corridoi e all'esterno. Si trattava di un elemento di un sistema di vigilanza che comprendeva anche la presenza di agenti della Polizia Municipale e di una guardia giurata e che era stato concordato con le autorità che stavano svolgendo le indagini. Il caso delle salme deturpate e la conseguente installazione delle telecamere ebbero una vasta eco a livello locale e nazionale. L'obiettivo era duplice: da un lato scoraggiare i malintenzionati, dall'altro individuare i colpevoli. "E' chiaro che una volta chiuse le indagini le telecamere dovevano essere spente aggiunge l'assessore Cioni e per un errore imperdonabile, anche se i monitor non erano più visionati da nessuno, sono rimaste accese". Adesso il sistema è spento. Per quanto riguarda il cimitero delle Porte Sante invece si sta procedendo a regolarizzare le procedure.Nel corso delle verifiche, gli ispettori del garante della privacy hanno controllato anche il sistema di videosorveglianza attivo sulle strade e le piazze fiorentine e collegato alla centrale operativa della Polizia Municipale. In questo caso tutto è risultato rispondente alle regole del garante della privacy. (mf)