"Si saldi chi può" da un progetto educativo nasce un gioco. Lastri: "Gli alunni impareranno ad essere consumatori consapevoli divertendosi". Don Ciotti tra i partecipanti di stamani
Un gioco che oltre a divertire serve per imparare ad essere consumatori critici e responsabili nell'uso del denaro. E' "Si saldi chi può", uno strumento educativo, di supporto nelle attività rivolte ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie, sul tema della consapevolezza e dell'educazione al consumo. Un'iniziativa importante, che stamani, in una palestra affollata di alunni della scuola media Masaccio Calvino - Don Milani, ha visto la partecipazione, con l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, del presidente di Libera don Luigi Ciotti. Erano presenti anche Daniela Mori di Unicoop Firenze, Carlo Andorlini della cooperativa sociale Macramè, Vanna Van Straten portavoce di Libera, e un rappresentante di Carthusia edizioni. Il progetto "Si saldi chi può", che fa parte delle offerte formative delle Chiavi della città, è stato realizzato da circa 540 alunni di 18 scuole, tra elementari e medie inferiori, e seguito da 21 insegnanti.Alla realizzazione del gioco hanno partecipato in rete diversi soggetti, ognuno con ruoli specifici. L'assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze, che da due anni propone all'interno dei percorsi formativi delle Chiavi della Città il laboratorio di "Si saldi chi può", la cooperativa sociale Macramè e Libera Toscana, che hanno progettato l'attività educativa nelle classi e progettato il gioco. Unicoop Firenze che ha finanziato l'intero progetto e ha partecipato alla stesura dei contenuti grazie alla collaborazione di Meta cooperativa sociale e Carthusia edizioni, che ha realizzato la parte grafica del gioco e la produzione dello strumento educativo."Il progetto è nato con lo scopo di creare per gli alunni dei momenti di riflessione e di confronto, per arrivare ad imparare, a comprendere e a rispettare i bisogni altrui ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri -. Attraverso il gioco i ragazzi potranno acquisire consapevolezza per un consumo ispirato alla sobrietà e alla responsabilità sociale. Con questo progetto abbiamo voluto inserire un percorso che mette al centro quattro parole che iniziano per R: Ridurre, ossia badare all'essenziale, Recuperare, affinché si possano riutilizzare oggetti per poterli riciclare e rigenerare, Riparare e cioè non gettare oggetti al primo danno e Rispettare tutte quelle cose che ci rendono possibile la vita ".Durante l'incontro molte domande sono state rivolte a don Ciotti, il quale ha ricordato che l'educazione al consumo non riguarda solo noi come individui ma l'intera umanità. "Quindi ogni azione non deve essere fine a se stessa ma deve svolgersi nel rispetto dell'ambiente e delle persone. La sfida che lanciamo stamani, con la presentazione di "Si Saldi chi può" è contro il consumismo sfrenato, contro una società che vuole i giovani solo fruitori di beni di consumo e che devono essere prima di tutto consumatori consapevoli, consumatori di energie e di creatività".Il progetto è iniziato tra le mura scolastiche, attraverso i laboratori che hanno previsto: un incontro di presentazione agli insegnanti, e quattro incontri di due ore ciascuno durante i quali tanti ragazzi hanno sperimentato insieme a educatori e insegnanti tecniche di gioco, simulazione e focus-group. Dall'esperienza in classe gli insegnanti e gli alunni hanno sentito l'esigenza di creare uno strumento accattivante e capace di educare al consumo responsabile. E' nato così il gioco Si saldi chi può, che pone al centro, oltre al divertimento di chi gioca, informazione, spunti di riflessione e proposte concrete."Si saldi chi può", sulla falsariga del gioco dell'oca, vede in campo 4 squadre, con un capo- gioco esterno che fa domande e controlla le risposte.Si inizia, con i dadi, da "via dei consumai" e, seguendo le orme dei piedini, il cammino va avanti attraverso le risposte esatte alle domande che variano da temi sull'ambiente, sul benessere, di economia, sui primi centri commerciali, sulla costituzione e le leggi che riguardano i diritti dei bambini. Ad un certo punto il gioco arriva alla scuola e poi, se le squadre hanno risposto esattamente prendono la "via dei sobri" che indica la fine del gioco e viene decretata la squadra vincitrice.Un gioco semplice, la cui filosofia è scritta in poche righe, nel risvolto della scatola: "Si saldi chi può è la risposta che cercavamo. Il gioco giusto per imparare a essere consumatori critici e responsabili nell'uso del denaro. Il consumo responsabile è una scelta intelligente e utile a tutti... ma va conquistata, passo dopo passo: da consumai a sobri senza passare dal via!".Il percorso dedicato al consumo consapevole e alla legalità non finisce però con l'appuntamento di stamani. Il 18 e il 19 maggio al Mandela Forum si terrà un importante evento, dal titolo "Inforum cittadini crescono" a conclusione di altrettanti progetti delle Chiavi della città, che riguardano il tema in generale dell'educazione alla cittadinanza. In quell'occasione si potranno vedere i lavori, le mostre e le esperienze svolte dagli alunni delle scuole fiorentine. (pc)SEGUE FOTO CGE