Bianchi (FI): «Molti palazzi storici soffrono per l'incuria. Il sindaco "Ama Firenze"?»

Censimento dei beni artistici a rischio. E' quanto chiede, in una interpellanza, il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi dopo «i recenti danni subiti da diversi edifici privati e pubblici che si trovano nel centro storico».In particolare l'esponente del centrodestra vuole sapere sindaco «se intenda promuovere un progetto volto a sostenere una corretta manutenzione degli edifici presenti nel centro storico, agevolando anche gli interventi privati» e «se ritenga opportuno coinvolgere le Belle Arti in un progetto di supervisione e controllo, finalizzato ad interventi preventivi, anche su edifici non vincolati al fine di garantire la tutela ed il rispetto del prestigio storico ed estetico del territorio».«Dobbiamo attendere il prossimo crollo di cornicione – si è domandato Bianchi - o addirittura come accaduto a San Procolo, dell'intera copertura di tegole fiorentine prima che il sindaco si degni di intervenire con un monitoraggio degli immobili più sensibili?».«Abbiamo assistito all'ennesimo distaccamento di frammenti – ha aggiunto insieme al presidente del Comitato "LaportAccanto" Antonio Lenoci – dal convento dei padri filippini, oggi sede del tribunale. In realtà per quanto abbiamo visto sino ad ora un monitoraggio degli immobili sarebbe addirittura superfluo in quanto le strutture interessate da recenti decadimenti quali Santa Trinita, Palazzo Vecchio e il tribunale presentavano già a colpo d'occhio una situazione di pericolo segnalata anche da transenne e segnali di pericolo. Quelle solite transenne che dovrebbero funzionare come contenimento e prima sicurezza e che invece in questa città attecchiscono al suolo più di qualsiasi alberatura, con radici dure a morire».«In questi mesi le segnalazioni non sono mancate – ha commentato Lenoci – in piazza San Firenze poche settimane fa un intervento dei vigili del fuoco ha portato al transennamento di Palazzo Gondi che oggi si presenta completamente avvolto dalle lamiere. Possibile che in quell'occasione nessuno abbia guardato anche al Palazzo del tribunale? Diverse segnalazioni sono giunte dai cittadini relative per esempio a tabernacoli sospesi sulle teste dei passanti, come in via del Presto di San Martino dove adesso parte del fregio risulta crollato senza che sia stato predisposto alcunché a titolo di sicurezza stradale».«Quel che più sollecita le critiche verso i nostri amministratori – ha concluso Bianchi - è la costante volontà politica di attribuire qualsiasi evento al caso fortuito: pioggia, vento, inquinamento, senza mai assumersi le responsabilità che sono viceversa attribuibili a chi ha in carico il controllo del territorio comunale, compresi i beni che su questo si trovano. Per questo ho ritenuto opportuno presentare un'interpellanza che mira a sollecitare un governo responsabile della città, che non ricerchi capri espiatori e che garantisca la realizzazione fattiva di programmi per arginare il degrado, al di là degli slogan. Di fronte alla campagna "Amo Firenze", viene da chiedersi se alcuni dei nostri amministratori, pur non abitando a Firenze, siano davvero capaci di amare questa città e di guardarsi intorno». (fn)Questo il testo dell'interpellanza:OGGETTO: degrado edifici storici urbaniIl sottoscritto Consigliere Comunale,Visti i recenti danni occorsi a diversi edifici privati e pubblici ubicati nel territorio del centro storico cittadino;Ritenuto che tali danni, imputati alle intemperie ed al caso fortuito, siano subiti da edifici evidentemente carenti di interventi di manutenzione e conservazione;INTERPELLA IL SINDACO PER SAPERE1)Se intenda predisporre un censimento dei beni a rischio;2)Se intenda promuovere un progetto volto a sostenere una corretta manutenzione degli edifici presenti nel centro storico, agevolando anche gli interventi privati;3) Se ritenga opportuno coinvolgere le Belle Arti in un progetto di supervisione e controllo, finalizzato ad interventi preventivi, anche su edifici non vincolati al fine di garantire la tutela ed il rispetto del prestigio storico ed estetico del territorio.Jacopo Bianchi