Incontro tra i gruppi consiliari che si riconoscono nell'Unione

Questo il testo delle dichiarazioni di Alberto Formigli, capogruppo dei Democratici di Sinistra; Nicola Perini, capogruppo de DL-La Margherita; Nicola Rotondaro Capogruppo Comunisti Italiani; Gianni Varrasi, Capogruppo Verdi; Alessandro Falciani, capogruppo dei Socialisti Democratici Italiani; Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista; Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«L'incontro tenuto ieri tra i gruppi consiliari del Comune di Firenze che si riconoscono nell'Unione (Democratici di Sinistra, D.L. Margherita, Comunisti Italiani, Verdi, Socialisti Democratici Italiani, Rifondazione Comunista, Unaltracittà/Unaltromondo) rappresenta il cambiamento del clima politico e registra l'assunzione di responsabilità di tutti i gruppi dei partiti dell'Unione, conseguente alla vittoria elettorale sul centro destra, per creare condizioni favorevoli al governo Prodi e portare alla creazione dell'Unione anche in sede locale .L'ampliamento dei consensi attorno alla coalizione dell'Unione è condizione indispensabile perché possa affermarsi in questo paese una solida cultura alternativa alle destre che si fondi sui valori democratici del lavoro, della solidarietà, dello sviluppo sostenibile, che costituiscono il patrimonio comune della nostra pratica politica.Questo incontro testimonia che anche a Firenze i gruppi consiliari , nelle rispettive collocazioni, partecipano, insieme con i partiti e la città, all'assunzione di responsabilità storiche che queste elezioni ci hanno consegnato, dimostrando di saper cogliere le novità tramite l'avvio di un percorso di consultazione sulle tematiche di livello nazionale e internazionale e l'apertura di una fase di confronto su obiettivi programmatici per arrivare a disegnare il futuro della città.Gli incontri proseguiranno con l'individuazione di un metodo con il quale consentire la riflessione sui contenuti, convinti che l'Unione possa rappresentare il riferimento entro il quale ogni forza politica possa sentirsi rappresentata e nel quale impegnarsi nel rispetto delle specificità e sensibilità di ognuno».(fn)