Checcucci (AN) e Giocoli (FI): «Il Comune fa "beneficenza" a Firenze Parcheggi spa»

«Il Comune fa "beneficenza" a Firenze Parcheggi spa». E' quanto sostengono la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli a proposito della delibera di giunta che assegna a Firenze Parcheggi, per quindici anni, il parcheggio di via Erbosa.«Nella delibera – hanno spiegato le due esponenti del centrodestra che sulla vicenda hanno presentato una interrogazione – si è stabilito un primo periodo sperimentale di tre anni durante il quale la società si assumerà tutti costi di gestione e di manutenzione del parcheggio, senza pagamento di alcun canone, rimandando alla scadenza di tale periodo l'analisi dei costi di gestione e dei ricavi al fine di stabilire un eventuale canone da corrispondere al Comune».«Non è la prima volta che il Comune si mostra così generoso – hanno ricordato - con una delibera di giunta del 23 dicembre scorso sono stati assegnati a Firenze Parcheggi in concessione d'uso gratuita per il tempo di dieci anni i cubi numero 6,7,8, e successivamente, al momento nel quale si renderanno disponibili il 3 e il 4, con il relativo sottosuolo e le relative pertinenze esterne, del complesso immobiliare del Parterre. Su questa vicenda abbiamo anche presentato un esposto alla procura della Corte dei Conti. Firenze Parcheggi è una società per azioni con pesanti azionisti privati e con questa nuova delibera, si è pertanto concretizzata una cessione di spazi di proprietà pubblica ad un soggetto privato senza che vi sia stato da parte di quest'ultimo il pagamento di alcun corrispettivo in termini di controprestazione. Vi potrebbero essere altre società private, o altri privati in senso lato, necessitanti di ulteriori spazi per uffici e disponibili non solo ad accettare le medesime condizioni ma, ancor più probabilmente, ad acconsentire al pagamento di un canone in cambio dell'utilizzo degli spazi».«Ribadiamo l'inopportunità e l'illegittimità di questo atto – hanno concluso Bianca Maria Giocioli e Gaia Checcucci – che è politicamente scorretto perché falsa ed altera la concorrenza nel settore, privilegiando un soggetto privato a scapito degli altri. Sottoporremo anche questa vicenda all'attenzione della magistratura competente». (fn)