Via i lucchetti dell'amore dal Ponte Vecchio, da oggi scattano le multe
Non ce ne sono più di lucchetti dell'amore sul Ponte Vecchio. Il monumento a Benvenuto Cellini è finalmente ripulito e la cancellata liberata dai bizzarri simboli che ormai da anni venivano apposti senza tregua da tutti i turisti del mondo. "Abbiamo tolto in questi 4 mesi circa 5000 lucchetti pari a 375,5 chili, - ha detto stamani l'assessore alla cultura Simone Siliani davanti al monumento tutto ripulito-. Da ora chiunque proverà a metterne uno pagherà una multa di 50euro".Insieme alla ripulitura il Comune ha provveduto anche a far apporre una targa in ottone con scritta in italiano e in inglese. "Vietato apporre lucchetti alla recinzione e al monumento" è quanto si legge e chi viene colto in flagrante ad attaccare i simboli dell'amore sarà sanzionato con una multa di 50euro ai sensi del regolamento 112 della polizia municipale.I lucchetti sono stati rimossi gratuitamente dall'associazione Bottega del Verrocchio' con cui il Comune ha stipulato un accordo mesi fa finalizzato a questo scopo. La Bottega ha anche provveduto ad un intervento di manutenzione delle parti bronzee del monumento che oggi è stato riconsegnato alla città perfettamente in ordine."Stiamo stipulando anche un accordo ha continuato Siliani-, sempre con la Bottega del Verrocchio e con l'associazione Ponte Vecchio per la manutenzione ordinaria del monumento. Cercheremo di fare lo stesso anche per la Loggia del Porcellino".Anche la Polizia municipale provvederà ad intensificare i controlli per impedire che si verifichino nuovi atti di vandalismo. L'assessore Siliani ha poi precisato che la grata che è stata posta intorno al monumento per parecchi mesi era necessaria a consentire l'eliminazione totale dei lucchetti. "In un altro modo ha aggiunto Siliani- non ce l'avremmo fatta. Per ogni lucchetto che toglievamo ne venivano messi altri quattro e si andava avanti all'infinito".Si ricorda che il monumento a Benvenuto Cellini fu realizzato nel 1901 dallo sculture Raffaello Romanelli per celebrare il quarto centenario della nascita dell'artista. Col tempo è diventato simbolo dell'attività di orafi e fonditori che tradizionalmente hanno la loro sede sul ponte. (lb)