Rave antiproibizionista. Cellai (AN). "non è possibile addossare la responsabilità alla Questura. Mi sembra l'ennesimo scaricabarile"
"Il rave party antiproibizionista è colpa della Questura. È questo «il verdetto» emesso oggi dalla giunta di Palazzo Vecchio per bocca del vicesindaco Giuseppe Matulli che ha risposto alla domanda di attualità che ho posto in relazione alla questione del rave party che si è svolto qualche giorno fa a Castello, davanti all'aeroporto di Peretola".È il commento del consigliere comunale di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai che aggiunge che "più volte l'assessore Matulli ha ribadito la responsabilità della Questura in merito all'autorizzazione del raduno antiproibizionista, sottolineando come le forze dell'ordine avrebbero potuto impedire lo svolgimento. Per cui, il Comune si è di fatto limitato esclusivamente a localizzare l'area più idonea allo svolgimento del rave"."Ogni volta che a Firenze si presentano possibili tensioni sociali, l'Amministrazione Comunale si comporta come «Ponzio Pilato» scaricando le responsabilità sulla Questura ha concluso il consigliere di AN , come se questa, oltre a svolgere le già delicate funzioni di tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico, dovesse assumersi anche delle responsabilità che sono, prima di tutto, politiche. Se la Questura avesse deciso di impedire lo svolgimento del rave, senza l'appoggio politico, chiaro e netto dell'Amministrazione Comunale e magari si fossero verificati incidenti, cosa sarebbe successo? La giunta avrebbe davvero difeso la legittimità della decisione presa dalla Questura? Ancora una volta «la presa per i fondelli» appare una delle attività preferite da questa giunta". (uc)