Rave antiproibizionista, il vicesindaco Matulli risponde al consigliere Cellai
Il Comune non ha rilasciato nessuna autorizzazione allo svolgimento del rave antiproibizionista nell'area di Castello, ma ha lavorato per individuare una localizzazione meno problematica e garantito la presenza della Protezione civile come sempre accade in caso di manifestazioni con molte persone. E' quanto ha risposto il vicesindaco Giuseppe Matulli al consigliere Jacopo Cellai che aveva presentato una domanda di attualità in merito. "La manifestazione in questione, denominata dagli organizzatori "Sit in antiproibizionista ed antifascista" per i giorni 22 e 23 aprile, è stata comunicata alla Questura ai sensi di legge ha spiegato il vicesindaco Matulli . La localizzazione inizialmente prescelta dagli organizzatori era stata quella delle Cascine, per la precisione il Prato delle Cornacchie, come già negli anni scorsi. Ma visto il carattere monumentale del Parco e la sua non idoneità per questo tipo di eventi, l'Amministrazione comunale ha ritenuto di consigliare altra area per la manifestazione che la Questura ha ritenuto di non impedire".L'area prescelta è stata quella nella Piana di Castello, tra via del Termine, via Perfetti Ricasoli, via della Cappella e via delle Due Case. Un terreno di proprietà del Gruppo Fondiaria e attualmente inutilizzato. Un sito che, gentilmente messo a disposizione da parte della proprietà, presenta se non caratteristiche di completa adeguatezza sicuramente certamente meno controindicazioni rispetto al Prato delle Cornacchie."Per quanto concerne l'iter autorizzativo della manifestazione ha ribadito il vicesindaco Matulli questa che è soggetta soltanto a previa comunicazione alla Questura che può, motivando, negare lo svolgimento. Il Comune viene semplicemente informato per motivi legati alla mobilità e, nel caso concreto, grazie all'atteggiamento collaborativo da parte degli organizzatori".Per quanto riguarda invece la presenza della Protezione Civile comunale sull'area, il vicesindaco Matulli ha spiegato che "sempre, in caso di assembramento o cortei o raduni o presenza di folla, l'Amministrazione dispone la presenza del servizio di Protezione Civile per svolgere un'attività di assistenza e di ausilio alle persone, facilmente intuibile; a maggior titolo, nel caso specifico in cui l'area era del tutto sprovvista di qualsiasi servizio come acqua, luce e via dicendo".I servizi di assistenza medica e di autoambulanze presenti durante la manifestazione e attivati tramite 118 rientrano all'interno del modulo organizzativo della Protezione Civile come anche l'autobotte con acqua e le torri faro per illuminazione. Questi servizi rientrano infatti nella convenzione con la consulta e le Associazioni e non hanno comportato oneri specifici aggiuntivi. Unica spesa in più quella per l'installazione dei bagni chimici pari a 1.405 euro.Nessun costo invece per il container del Quadrifoglio, che è stato gratuitamente installato dalla società di via Baccio da Montelupo."L'Amministrazione ha concluso il vicesindaco Matulli ha soltanto cercato, credo con successo, di assicurare lo svolgimento pacifico e senza incidenti di una manifestazione la cui autorizzazione non rientra nella competenza del Comune. Tutto questo avendo ben presente che il centro della nostra città non presenta nessuna area in cui poter ospitare iniziative di questo tipo". (mf)