Il presidente Cruccolini incontra l'ambasciatore palestinese in Italia
Uno scambio di doni, l'impegno di portare ad Abu Mazen (presidente dell'autorità palestinese) l'invito del consiglio comunale per la consegna del Giglio d'Oro. Ma anche un appello perché riprendano i dialoghi di pace. Il presidente Eros Cruccolini ha incontrato questa mattina, in Palazzo Vecchio, l'ambasciatore palestinese in Italia Sabri Ateyeh. Erano presenti anche il presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo, la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute Susanna Agostini e il consigliere di Rifondazione Comunista Leonardo Pieri. Della delegazione palestinese facevano parte il presidente della comunità toscana Daas Abed e il suo vice Ali Emad, il padre melchita e portavoce della comunità Julio Abuna, l'imam Elzir Izzeddin (che è anche componente del consiglio degli stranieri del Comune) e il presidente dell'associazione di amicizia Italo-palestinese Mariano Mingarelli.Cruccolini, sottolineando la vocazione di Firenze come «città operatrice di pace», ha ricordato che lo «scorso 3 ottobre ricorreva il 50° anniversario della firma del "Patto di amicizia" tra i sindaci delle capitali del mondo, giunti a Firenze su invito di Giorgio La Pira per parlare di pace e per lanciare dal capoluogo toscano un forte messaggio di unione, in pieno clima di "guerra fredda"».«L'area mediorientale soffre, ormai da troppo tempo, di disagi e difficoltà ha aggiunto il presidente del consiglio comunale siamo contro tutti gli atti di terrorismo ma bisogna rispettare le scelte democratiche dei popoli, compreso quello palestinese». Cruccolini ha infine rilevato che «il blocco dei fondi all'autorità palestinese non aiuta il dialogo e il vivere quotidiano di un intero popolo». (fn)SEGUE FOTO CGE