Oratorio di San Carlo, Bianchi e Billi (FI): «Nella vicenda scarsa trasparenza istituzionale»

«Non possiamo che dirci soddisfatti di veder riconosciuto finalmente il nostro lavoro ma cogliamo in questa vicenda un segnale di scarsa trasparenza istituzionale». E' quanto hanno dichiarato il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi e il consigliere al Quartiere 4 Simone Billi a proposito della pubblicazione sull'Oratorio di San Carlo, inviato dal consiglio di Quartiere "Quartiere 4 - Vivere Firenze".«Nel libro si legge: "Volevano demolire l'oratorio ma le polemiche lo hanno salvato"– hanno spiegato Bianchi e Billi – e si fa finalmente luce sulla discussa situazione del lungarno del Pignone, avanzando ipotesi che, non solo vengono incontro, ma addirittura coincidono con le ricerche storiche effettuate sul Borgo dei Navicellai e sull'antico porto fluviale nel novembre scorso dal Comitato Cittadino de "Laportaccanto". Dalle ricerche era emerso l'Oratorio di San Carlo presente in riva d'Arno corrisponderebbe ad un bene da tutelare quale radice storica, sociale e culturale di una zona tra le più caratteristiche di Firenze».«In questa pubblicazione, la cui introduzione è del presidente del Quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio – hanno aggiunto Bianchi e Billi insieme ad Antonio Lenoci presidente del comitato de Laportaccanto - si ammette l'esistenza dell'antico Porto proprio lì dove ora si sta realizzando il nuovo ponte della tranvia; si parla di un caratteristico Borgo di navicellai di valore storico urbanistico; si afferma che l'Oratorio è stato realizzato sul sito in cui furono sepolti i fiorentini colti dalla peste nel 1600, si afferma ora che si tratta di un bene da tutelare che sarebbe doveroso salvaguardare e non smontare e rimontare a piacimento senza aver mai reso partecipi i cittadini di cosa realmente si intenda fare e come; in questa pubblicazione si rende finalmente omaggio alla storia del Quartiere 4».«Non possiamo che dirci soddisfatti di veder riconosciuto finalmente il nostro lavoro – hanno proseguito – ma cogliamo in questa vicenda un segnale di scarsa trasparenza istituzionale. Non è accettabile che il vicesindaco Matulli e l'assessore Siliani, rispondendo alle interrogazioni presentate, abbiano fornito notizie che non sono poi risultate corrispondenti a dati certi quanto piuttosto utili al proseguimento dei cantieri senza troppa attenzione e polemiche da parte dei cittadini. L'amministrazione ha sempre smentito l'esistenza del porto fluviale così come ha fatto apparire l'Oratorio di San Carlo né più né meno che un magazzino, usando peraltro ironia per screditare le domande contenute nelle varie interrogazioni. Alla luce di quanto viene detto nella pubblicazione del Quartiere 4 chiediamo al sindaco di rilevare eventuali responsabilità di amministratori che sino ad oggi hanno inteso sminuire l'importanza del Lungarno al Pignone privandolo di tutte le verità storiche. Verità che avrebbero permesso differenti azioni sul territorio per tutelare le caratteristiche storiche del luogo anzichè farne un cantiere aperto a rivoluzioni e stravolgimenti urbanistici». «Come intenderà procedere l'amministrazione – hanno concluso Bianchi , Billi e Lenoci - sulla base di quanto contenuto nel libro del Quartiere 4? L'Oratorio di San Carlo verrà comunque spostato altrove?». (fn)