Elezioni 2006, il sindaco Domenici. "A Firenze straordinario risultato dell'Ulivo. Un segno di grande stabilità politica ed elettorale"

"Voglio esprimere la mia grande soddisfazione per questo risultato. Ora dobbiamo lavorare per affrontare una difficile situazione, per dare un governo al paese e per mandare un forte segnale di unità agli italiani, dimostrando la capacità di confrontarsi sui grandi temi. Abbiamo di fronte scadenze molto impegnative e noi vogliamo unire, non dividere". E' il primo commento del sindaco Leonardo Domenici sull'esito del voto per le elezioni politiche nazionali, che hanno visto il centrosinistra vittorioso."Da Firenze e dalla Toscana abbiamo dato un grande contributo al risultato nazionale – dice ancora Domenici – E per quanto riguarda la nostra città, voglio sottolineare lo straordinario risultato ottenuto dall'Ulivo, premiato sia come forza di governo sia come progetto politico. Dai dati emerge una grande stabilità politica ed elettorale". Restando sui voti fiorentini, il sindaco registra poi "la flessione del centro destra, con Forza Italia in costante calo" e "l'importante risultato dell'Udc, che argina la loro sconfitta ed è positivo per l'ala più moderata" del Polo. Per quanto riguarda il risultato di Rifondazione comunista, Domenici afferma di "non vedere a Firenze un dato di straordinaria novità, ma un dato costante che non cambia la situazione". "Qui il problema non è di natura politica ma programmatica - aggiunge – e riguarda non solo Firenze ma la sua Provincia, la Regione, molte altre grandi città toscane. Il quadro nazionale, dove c'è un programma condiviso, è molto diverso da quello locale". E tornando alle valutazioni generali, Domenici ha aggiunto che "la vera novità è il successo del voto per l'Ulivo, soprattutto in prospettiva futura. Noi dobbiamo pensare a due processi paralleli: da un lato lavorare al meglio per il governo, dall'altro impegnarsi per creare nuovi soggetti politici".Domenici ha poi parlato anche come presidente dell'Anci, l'Associazione dei comuni italiani. "Nel nuovo governo spero di trovare un interlocutore più sensibile ai nostri problemi – ha detto – La prima cosa che chiederò? Di rivedere la legge finanziaria 2006 e il patto di stabilità. Anche se questo – ha aggiunto - è solo un aspetto della questione: quando parlo della necessità di unire e non dividere, mi riferisco anche ai livelli istituzionali. La maggiore responsabilità del governo Berlusconi nei nostri confronti è stata proprio quella di esasperare lo scontro e proporre una logica di contrapposizione: lo si è visto fino all'ultimo, con le proposte sull'Ici e la Tarsu, che stavano nella logica di intervenire sulle tasse… ma quelle degli altri. E ripeto che io non sono certo in disaccordo con la riforma della finanza locale, rispetto alla quale abbiamo avanzato molte proposte, rimaste però sempre senza risposta".Passando all'attualità della cronaca, Domenici ha infine espresso la sua soddisfazione per la cattura del boss della mafia Bernardo Provenzano: "E' un importante segnale che va nella giusta direzione, per rasserenare il paese e rafforzare le istituzioni. Ed esprimo il mio grande apprezzamento alle forze dell'ordine". (ag)