Aperta alla Fortezza da Basso la mostra Ecofatto
Per raggiungere l'obiettivo "rifiuti zero" riciclare, più che una moda, è ormai una necessità. Ma c'è un importante novità: adesso lo si fa con un certo senso estetico.Ci sono nuovi materiali ottenuti dalla prima vita di telefoni cellulari, cavi elettrici, cd, pneumatici, giornali, bottiglie, flaconi, lattine, mobili, tappi di bottiglie. Adesso i vecchi oggetti si trasformano e rinascono con una nuova identità, diventando anche un prodotto di design. E' quanto si può vedere alla mostra «EcoFatto» che si aprirà oggi al Padiglione "Fureria" della Fortezza da Basso, nell'ambito di Terrafutura. L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la presidenza del consiglio comunale gli assessorati comunali alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti e alla pubblica istruzione, l'assessorato all'ambiente della Regione e della Provincia e l'Ato 6.Fino al 2 aprile saranno esposti oggetti innovativi ottenuti dal riciclaggio di carta metalli, alluminio, acciaio, plastica, legno: arredi, utensili da cucina e da lavoro, biciclette e anche macchinette per il caffè. I cittadini potranno così vedere quello che si può produrre partendo dalla raccolta differenziata e così chi pazientemente divide la propria spazzatura in vetro, plastica e carta conoscerà anche perché lo sta facendo.A Ecofatto si può rivedere in un oggetto un mix di ciò che fu: la ecocicletta splendente oppure la sedia di design non sono altro che il sorprendente rimpasto tra una vecchia lattina, un pneumatico bucato e una collezione di cd. Insomma il materiale riciclato equivale a innovazione e design. E questo è quel che conta perché un oggetto brutto non lo vuole nessuno. Mentre i prodotti esposti a Firenze sono eco e anche gradevoli.Senza dimenticare che il mercato dei prodotti di riciclo può contare sul decreto ministeriale 203 del 2003 che obbliga gli enti pubblici all'acquisto e all'utilizzo di almeno il 30% di beni la cui produzione deriva da filiere di recupero.Alla mostra sono anche esposte le cassette ortofrutticole riutilizzabili e a sponde abbattibili. Le cassette sono impiegate dalle grandi catene di supermercati che, grazie ad un accordo con la società Cpr, dopo aver usufruito del prodotto lo riportano a quest'ultima che provvede alla manutenzione, al lavaggio, alla sanificazione degli imballi e quindi alla riconsegna direttamente alle catene di distribuzione per il loro riutilizzo. In questo modo si ha un notevole vantaggio sia dal punto di vista economico e soprattutto ambientale ed ecologico. Unica azienda, assieme ad un'altra affiliata a Ferrara, la Cpr ha inventato un sistema di riutilizzo di questi speciali imballi realizzati in prolipopilene colorato, scomponibili in ogni loro parte. Le cassette inoltre hanno le sponde abbattibili e quattro casse chiuse occupano lo spazio di una aperta. Questo permette anche un risparmio in termini di spazi durante il trasporto.La realizzazione della mostra è stata possibile grazie alla collaborazione della Regione Toscana, della Provincia, Ato 6, ed i consorzi di filiera: Cial, Comieco, Corepla, Coreve, Cna, Conai, Rilegno.Uno degli sponsor dell'iniziativa è Novamont, una giovane realtà industriale impegnata sul fronte dello sviluppo sostenibile. I suoi prodotti, derivanti dal mais, vengono chiamati "bioplastiche" e all'interno della mostra saranno presenti oggetti di uso comune completamente "compostabili": borse per la spesa, piatti, bicchieri usa e getta, prodotti per orti e giardini. (fn)