Acqua: intesa tra Firenze, Prato, Pisa, Pistoia, Empoli e Roma per integrare le società idriche e formare un nuovo polo industriale

Realizzare un'industria dei servizi pubblici locali di livello regionale e nazionale, partendo dal settore idrico e ponendosi come primo impegno l'integrazione entro il 2008 delle società Publiacqua spa e Acque spa, che raggruppano cento comuni toscani e servono quasi due milioni di abitanti. E' quanto prevede l'intesa che viene firmata oggi in Palazzo Vecchio fra i sindaci di Firenze, Prato, Pisa, Pistoia ed Empoli (comuni capofila delle due società toscane) e dal sindaco di Roma (comune che detiene la maggioranza di Acea spa, società partner di Publiacqua e di Acque spa).Il documento fissa alcuni punti fondamentali delle politiche pubbliche nel settore idrico e individua come obiettivo condiviso lo sviluppo di un sistema integrato, ponendo particolare attenzione alla salvaguardia e la tutela dell'acqua come bene comune, alla qualità e all'equità del servizio ai cittadini, alla tutela dell'ambiente, alla cooperazione internazionale.Dopo aver premesso che i Comuni firmatari hanno promosso lo sviluppo della gestione industriale dei servizi idrici integrati dell'Ato 2 e dell'Ato 3 della Toscana (le aree del basso e medio Valdarno) nella dichiarazione di intenti si ricordano alcuni aspetti essenziali: la definizione dell'acqua come bene pubblico e da salvaguardare; la non alienabilità delle reti idriche, definite beni pubblici demaniali; la funzione di indirizzo, programmazione e controllo affidata agli Ato, che sono espressione delle istituzioni democratiche locali. Nell'intesa poi si sottolinea la "rilevante possibilità di aprire un processo di aggregazione fra più società affidatarie del servizio idrico integrato, in grado di consolidare e sviluppare l'esperienza in atto" e si afferma come "tale processo sia funzionale a costituire un'industria idrica in grado di fornire alle comunità un servizio più efficiente ed efficace e di realizzare un sistema idrico integrato a standard europeo" garantendo "ai cittadini-consumatori, grazie ad una gestione industriale del servizio, benefici in termini di tariffe, qualità ed entità degli investimenti".Altro passaggio importante dell'intesa è quello in cui il processo di aggregazione viene definito "in grado di contribuire significativamente alla tutela dell'ambiente e ad uno sviluppo sostenibile", "finalizzato ad ottemperare ai principi etici della responsabilità sociale dell'impresa" e "partecipe di iniziative di cooperazione internazionale, in specie nei paesi del sottosviluppo a strutturale penuria d'acqua".Da queste premesse scaturisce l'impegno che i sei sindaci hanno sottoscritto: "Porre in essere le iniziative e le misure volte a realizzare a breve termine l'obiettivo di dare vita prioritariamente all'integrazione fra le società idriche Acque S.p.A. e Publiacqua S.p.A. entro il 2008 di attuazione dei piani d'ambito degli Ato 2 e 3 della Toscana". A questo proposito, si conviene infine "di costituire un comitato di coordinamento formato dai soci proprietari, secondo modalità e criteri da stabilirsi d'intesa tra gli stessi, con il compito di attuare gli obiettivi previsti per la costituzione di un'industria dei servizi pubblici locali, a cominciare dal settore idrico, di valore regionale e nazionale". (ag)In allegato la dichiarazione di intenti sottoscritta:DICHIARAZIONE DI INTENTITRA I COMUNI CAPOFILA DELLE COMPAGINIDI MAGGIORANZA DELLE SOCIETA'ACQUE S.P.A., PUBLIACQUA S.P.A. E IL COMUNE DI ROMAFIRENZE, PALAZZO VECCHIO, 16 MARZO 2006DICHIARAZIONE DI INTENTIPremesso cheI Comuni capofila delle compagini di maggioranza delle Società Acque S.p.A., Publiacqua S.p.A. e il Comune di Roma, quale socio di maggioranza di Acea S.p.A., hanno promosso congiuntamente lo sviluppo della gestione industriale dei servizi idrici integrati dell'ATO 2 e dell'ATO 3 della Toscana;consideratoche i principi ispiratori della legge 36/94 e della legislazione regionale:- definiscono l'acqua come bene pubblico da salvaguardare ed usare sulla base di criteri di solidarietà fra i territori e fra le generazioni presenti e future;- annoverano impianti e reti tra i beni pubblici demaniali, come tali non alienabili;- attribuiscono la funzione di indirizzo, programmazione e controllo ad autorità di ambito territoriale ottimale, espressione delle istituzioni democratiche locali;- indicano quale gestione ottimale, per obiettivi di efficienza ed efficacia, quella per ambiti corrispondenti ai confini naturali di bacini idrografici;tenuto conto- degli indirizzi presenti nei bandi di gara per la scelta del partner, tramite procedura di evidenza pubblica, per le società a prevalente capitale pubblico locale, affidatarie del servizio idrico integrato dell'ATO 2, Basso Valdarno e dell'ATO 3, Medio Valdarno, che sottolineano l'importanza di procedere ad integrazioni, concentrazioni, fusioni, etc. fra le società idriche di cui sopra, con la disponibilità di estendere tali processi a società similari di altri ATO, al fine di accrescere, nel contesto di una corretta gestione industriale, efficienza ed efficacia del servizio offerto alle comunità di riferimento;- dell'avvenuta assegnazione definitiva delle gare a partner aventi come capofila Acea S.p.A., società a prevalente capitale pubblico locale del Comune di Roma;- della rilevante possibilità di aprire un processo di aggregazione fra più società affidatarie del servizio idrico integrato, in grado di consolidare e sviluppare l'esperienza in atto e di contribuire ad una prospettiva di realizzazione di un'industria dei servizi pubblici locali, a cominciare dal settore idrico, di valore regionale e nazionale;ritenuto che tale processo di aggregazione- sia funzionale a costituire un'industria idrica in grado di fornire alle comunità di riferimento un servizio più efficiente ed efficace e di realizzare un sistema idrico integrato a standard europeo;- garantisca ai cittadini-consumatori, grazie ad una gestione industriale del servizio, benefici in termini di tariffe, qualità ed entità degli investimenti;- sia in grado di contribuire significativamente alla tutela dell'ambiente e ad uno sviluppo sostenibile;- sia finalizzato ad ottemperare ai principi etici della responsabilità sociale dell'impresa;- sia partecipe di iniziative di cooperazione internazionale, in specie nei paesi del sottosviluppo a strutturale penuria d'acqua;si assume l'impegnoa porre in essere le iniziative e le misure volte a realizzare a breve termine l'obiettivo di dare vita prioritariamente all'integrazione fra le società idriche Acque S.p.A. e Publiacqua S.p.A. entro il triennio 2006/2008 di attuazione dei piani d'ambito degli ATO 2 e 3 della Toscana;a tal proposito si conviene- di costituire un comitato di coordinamento formato dai soci proprietari, secondo modalità e criteri da stabilirsi d'intesa tra gli stessi, con il compito di attuare gli obiettivi previsti nella presente dichiarazione di intenti per la costituzione di un'industria dei servizi pubblici locali, a cominciare dal settore idrico, di valore regionale e nazionale.Sindaco di Roma Sindaco di Firenze Sindaco di Prato____________________ ____________________ _________________Sindaco di Pisa Sindaco di Pistoia Sindaco di Empoli____________________ ____________________ __________________