Manomettono uno sportello bancomat per clonare le carte di credito, scoperti dalla Polizia Municipale
Avevano manomesso uno sportello bancomat in modo da clonare le carte inserite da ignari clienti, ma sono stati scoperti e fermati dalla Polizia Municipale. Si tratta di due cittadini bulgari che, su disposizione della magistratura, sono stati portati a Sollicciano.L'episodio è avvenuto sabato quando agenti del reparto antidegrado, in servizio in centro per normali controlli, sono stati avvicinati da alcuni turisti. Questi segnalavano di aver notato qualcosa di strano nel funzionamento di sportello bancomat in via dei Bardi. Gli agenti hanno quindi ispezionato l'apparecchiatura che, da un primo esame sommario, non sembrava presentare irregolarità. Ma gli agenti, anche grazie all'esperienza maturata nel tempo in materia di apparecchiature per la clonazione delle carte, hanno notato che qualcosa non andava. C'erano infatti leggere tracce di adesivo, solitamente usato per assicurare la bocchetta di ingresso della carta e il tastierino numerico che i truffatori sovrappongono agli originali. Allo stesso tempo gli agenti si sono resi conto che una persona si aggirava con fare sospetto nei pressi dello sportello. L'uomo prima ha tentato di confondersi nella folla e poi, sentendosi osservato dagli agenti, ha cercato di allontanarsi ma i vigili l'hanno raggiunto e fermato. Da un controllo è emerso che l'uomo era in possesso di tutta l'apparecchiatura necessaria alla clonazione delle carte di credito (ovvero tastierino, bocchetta, adesivo) appena tolta dallo sportello bancomat. I controlli sono continuati presso la stanza di albergo dove l'uomo ha dichiarato di soggiornare: qui gli agenti hanno sorpreso un complice intento a "scaricare" i dati raccolti su di un computer portatile. Tutto il materiale è stato quindi sequestrato e i due uomini, risultati cittadini bulgari, sono stati prima fermati e successivamente portati nel carcere di Sollicciano su disposizione della magistratura. (mf)