Interrogazione di Forza Italia su museo d'arte contemporanea nell'area ex-Galileo

Questo il tesro dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: Per sapere se l'Amministrazione intenda riesaminare nel suo complesso la futura destinazione a museo d'arte contemporanea dell'immobile area ex-Galileo alla luce della crisi delle strutture pubbliche appositamente dedicate all'arte contemporanea a Firenze e Prato.Proponente: Bosi (F.I.)Considerato che le uniche strutture pubbliche appositamente destinate all'arte contemporanea nell'area metropolitana fiorentina, il Pecci di Prato ed il Quarter di Firenze, stanno conoscendo una grave crisi gestionale e finanziaria, che ha già portato il secondo ad un'improvvisa, quanto preannunciata chiusura, nonostante le trionfalistiche dichiarazioni dell'Assessore alla Cultura e le assicurazioni sull'ottenimento di importanti finanziamenti privati, mai giunti, da parte dell'Assessore Gori;Ritenuto in particolare che le affermazioni rilasciate dall'Assessore Silvano Gori in occasione del convegno sulla contemporaneità della cultura (tenutosi a Firenze nell'aprile 2005) "Cooperare ed investire a Firenze per la contemporaneità rappresenta un indirizzo che ci siamo dati poiché anche l'arte contemporanea costituisce un motore importante per l'economia cittadina e l'esperimento compiuto da Quarter e cominciato a dicembre, dimostra tutta la validità del progetto. Sembra incredibile ma in pochi mesi, attraverso questo piccolo spazio, si sono potuti coinvolgere artisti e galleristi di fama nazionale ed internazionale e prossimamente il Quarter sarà in grado di poter contare su sponsorizzazioni anche internazionali" testimonino, nella loro inconsistenza ed inopportunità, la crisi in atto nella politica culturale fiorentina, che non appare in grado nemmeno di gestire il proprio patrimonio, già acquisito da secoli;Giudicato inadeguato il progetto della costituenda Fondazione per la Cultura, specie nella parte in cui si affidano alla medesima i musei fiorentini e dunque anche quello futuro di arte contemporanea, per l'acclarata incapacità di reperire risorse finanziarie, anche internazionali, al di fuori dei soliti soggetti pubblici coinvolti;Constatata la mancanza di un progetto per il recupero delle collezioni d'arte sottratte alla pubblica fruizione per la mancanza di spazi espositivi (collezione della Ragione, la depositeria di Palazzo Vecchio, la collezione Corsi a Palazzo Bardini, le innumerevoli opere d'arte degli Uffizi, tanto per citarne alcune)Ritenuto dunque indispensabile un ripensamento dell'Amministrazione sul progetto del futuro museo d'arte contemporaneaINTERROGA per sapereSe l'Amministrazione ritenga opportuno rivalutare il progetto complessivo del futuro museo di arte contemporanea destinando la gran parte dello spazio disponibile all'esposizione di tanti capolavori quasi sconosciuti accatastati nelle depositerie e sottratti alla pubblica fruizione e predisponendo minori spazi espositivi per le rassegne di arte contemporanea;se non ritenga altresì di stabilire, fin d'ora, una sinergia col museo Pecci di Prato e con quello all'aperto di Villa Celle (PT), quest'ultima considerata una delle più importanti rassegne mondiali nel settore, ed eventualmente con il MART di Rovereto, predisponendo già fin d'ora un progetto organico di collaborazione e acquisendo la disponibilità a quei finanziamenti pubblici e privati indispensabili per assicurarne la riuscita;se non ritenga, analogamente, di predisporre un progetto complessivo per consentire alla nascente Fondazione della Cultura di uscire dall'asfittica logica della trasformazione di Firenze Mostre e della mera gestione dei musei esistenti, senza un piano di sviluppo che porti prestigio alla nostra città.