Vertenza Matec, appello dei capigruppo del consiglio comunale
«Cercare tutte le soluzioni che tutelino le persone coinvolte e garantiscano la piena e qualificata reindustrializzazione dell'area a partire dalla salvaguardia del patrimonio professionale esistente». E' uno degli inviti rivolti dai capigruppo del consiglio comunale in un documento sulla vicenda dell'azienda Matec di Scandicci che è stato inviato alle rappresentanze sindacali.I capigruppo, esprimendo «la propria preoccupazione per il fatto che la vertenza si sia interrotta e non abbia ancora trovato un'equilibrata composizione», auspicano che «la proprietà partecipi attivamente e concretamente a questo obbiettivo, favorendo così una migliore collaborazione tra il sistema industriale toscano e lombardo» e che «il Governo tenga fede alle volontà manifestate, garantendo le opportune coperture agli strumenti di ammortizzazione sociale e di reindustrializzazione già dichiarati negli incontri tra le parti sociali e le istituzioni». (fn)Questo il testo del documento:«I Gruppi Consiliaridel Consiglio Comunale di Firenzeanche sulla base delle Deliberazioni dei Consigli Regionali della Lombardia e della Toscana, esprimono la propria preoccupazione per il fatto che la vertenza MATEC, azienda fiorentina di proprietà del Gruppo Lonati di Brescia, si sia interrotta e non abbia ancora trovato un'equilibrata composizione;Dopo che la proprietà ha deciso di procedere, senza accordo, alla messa in cassa integrazione di tutto il personale per cessazione di attività, anche grazie all'impegno del sistema istituzionale, si sono riaperti ambiti di trattativa presso il Ministero dell'Industria e del Lavoro;All'interno di questi ambiti si sono individuati diversi interventi capaci di coniugare l'obbiettivo di salvaguardia dell'occupazione, attraverso più ampi e qualificati strumenti di ammortizzazione sociale, con una chiara politica di reindustrializzazione per l'area coinvolta in questo processo di ristrutturazione;I Gruppi Consiliarigiudicano questa nuova condizione importante per avviare verso una stretta il negoziato che è attualmente in corso di sede sindacale;Invitanole parti a cercare tutte le soluzioni che tutelino le persone coinvolte e garantiscano la piena e qualificata reindustrializzazione dell'area a partire dalla salvaguardia del patrimonio professionale esistente;Auspicanoche la proprietà partecipi attivamente e concretamente a questo obbiettivo, favorendo così una migliore collaborazione tra il sistema industriale toscano e lombardo;Auspicano, infine,che il Governo tenga fede alle volontà manifestate, garantendo le opportune coperture agli strumenti di ammortizzazione sociale e di reindustrializzazione già dichiarati negli incontri tra le parti sociali e le istituzioni.Firenze, 16 febbraio 2006Amato Pietro Paolo (F.I.)De Zordo Ornella (Unaltracittà/unaltromondo)Formigli Alberto (D.S.)Falciani Alessandro (S.D.I.)Nocentini Anna (Rifondazione Comunista)Perini Nicola (D.L. Margherita)Razzanelli Mario (U.D.C.)Rotondaro Nicola (Comunisti Italiani)Sarra Riccardo (A.N.)Varrasi Giovanni (Verdi)»