Nomadi a Firenze, Carrai (Margherita) risponde a Razzanelli (UDC): "Un sondaggio su basi disinformate per acuire le differenze"

Questo il testo dell'intervento del consigliere della Margherita Marco Carrai:«Se l'UDC si fosse informata esattamente sulla politiche sociali, accoglienza e integrazione del Comune di Firenze, avrebbe evitato di commissionare un sondaggio inutile oppure avrebbe potuto commissionarlo sulla base di dati precisi ponendo le questioni in altro termine.Dalla lettura dei dati forniti pare che Firenze impieghi le risorse destinate alla spesa sociale esclusivamente per i rom, quando i numeri mostrano una realtà diversa: la spesa per i Rom e campi nomadi a Firenze ammonta a 1,80% del budget complessivo della politica sociale, a fronte di una spesa per gli anziani che è pari al 42%, per i disabili del 11%, per i minori del 18%, mentre per la marginalità è del 12%. In termini assoluti per gli anziani la spesa nel 2005 è ammontata a 25 milioni di euro, per i disabili di 7,2 milioni di euro e per i rom di un 1,1 milione di euro.Per quello che riguarda la presunta concessione di case gratuite ai rom del Masini è bene specificare di cosa si è trattato, perché se i fiorentini, così come dice il sondaggio forse non conoscono l'operazione, sicuramente non la conosce l'UDC. Le circa 160 persone che vivevano nell'ex campo Masini in condizione di totale degrado, sono state spostate lo scorso 23 novembre nel nuovo villaggio dove sono state costruite delle casette in legno lamellare. La presenza in queste strutture è temporanea e di gratuito c'è solo l'affitto per un anno. Dopo un anno dovranno pagare il canone d'affitto oltre alle utenze che sono a carico delle famiglie da subito.Un percorso in linea con le scelte dell'amministrazione comunale, che da anni persegue una politica d'integrazione che passa dell'educazione alla salute e all'istruzione all'inserimento sociale e lavorativo dei giovani e adulti. Appare a dir poco sgradevole che chi ha nel simbolo e nel nome riferimenti altissimi a valori di fraternità utilizzi un sondaggio per acuire differenze che tutti dovrebbero invece cercare di colmare. Mettere al bando le persone certo non appartiene ad una cultura che fa dell'integrazione e della fratellanza la propria carta d'indentità».(fn)