Nomadi a Firenze. Razzanelli (Udc): "Il 80% dei cittadini contrario alle case gratis". I risultati del sondaggio dell'Istituto "Freni"

"Per i fiorentini i soldi vanno spesi non per i rom, ma per i portatori di handicap, gli anziani, gli sfrattati ed i disoccupati. Insomma, i nomadi non sono considerati tra le priorità delle politiche dell'assistenza ed il 80% non vede di buon occhio che, per loro, siano state costruite ed assegnate gratuitamente delle case al «Masini». Questo perché la stessa fetta di popolazione giudica la loro presenza direttamente correlata alla microcriminalità. Più di un fiorentino su quattro ritiene infatti i nomadi e i rom responsabili di almeno un episodio di furto ai danni della propria famiglia. E più di un fiorentino su 8 addebita invece ai nomadi molteplici azioni malavitose".È quanto ha dichiarato il capogruppo dell'Udc in consiglio comunale, Mario Razzanelli, commentando i dati del sondaggio commissionato all'Istituto "Freni" su "La presenza dei nomadi a Firenze e le condizioni della legalità"."È evidente che, nell'opinione dei fiorentini, prima di investire sui rom si dovrebbe destinare risorse ad altre fasce di popolazione – ha proseguito Mario Razzanelli –. Questo perché i nomadi sono il più delle volte associati alla delinquenza. Sarebbe opportuno che il Comune di Firenze si impegnasse a far meglio capire ai fiorentini il perché di certe scelte, come quella di destinare ai rom le abitazioni. Ecco, forse, in questo modo verrebbe in parte sanata la frattura riscontrata tra la nostra e la loro cultura".Secondo lo studio, condotto tra 253 fiorentini maggiorenni, intervistati telefonicamente dal 6 all'8 febbraio scorsi, si evidenzia che quasi l'80% è convinto che, appena arrivano a Firenze, i nomadi "hanno troppe pretese", mentre il 75% afferma che, anche quando vengono arrestati in flagranza di reato, tornano troppo presto in libertà, con la conseguenza che possono reiterare il reato senza troppi problemi. Il 25% degli intervistasti dimostra una certa tolleranza: "anche loro devono pur sopravvivere", rispondono alcuni, mentre poco più del 10% si considera "molto" o "abbastanza" d'accordo con chi dice che, in fin dei conti, i rom rappresentano una ricchezza per la nostra città, in quanto consentono il confronto tra culture diverse.Per quanto concerne l'attenzione concessa in questi ultimi tempi dalla stampa cittadina alle notizie relative a reati che hanno visto coinvolti nomadi e rom, oltre 3 fiorentini su 4 la ritengono ampiamente giustificata."Insomma – ha sottolineato Razzanelli –, se circa un fiorentino su 7 apprezza il sistema dei valori a cui si ispira lo stile di vita dei nomadi, sono ben 3 su 4 a giudicare inadeguato l'operato della magistratura nei loro confronti. L'immagine negativa si estende anche all'atteggiamento dei nomadi che si presentano, nella percezione di gran parte degli intervistati, come portatori di diritti senza corrispettivo di doveri, sottratti ad ogni forma di controllo e protetti da una sostanziale impunità".Solo un fiorentino su 9 ha detto di sapere della decisione dell'Amministrazione Comunale di dare ai nomadi abitazioni costruite appositamente per loro. Il 41% ha detto di averlo sentito dire, mentre quasi la metà (48%) ha risposto di essere completamente all'oscuro."Ma sono d'accordo i fiorentini con questa decisione del Comune di Firenze? Quasi l'80% è contrario – sostiene il capogruppo dell'Udc –. Questo vuol dire che la scelta di assegnare loro delle abitazioni è stata approvata da un fiorentino su 5 e che hanno espresso il proprio dissenso dall'operazione, anche in termini molto aspri, più di 3 fiorentini su 4. Il principale motivo di avversione all'iniziativa deriva dal suo aspetto discriminatorio verso i fiorentini".Queste alcune delle risposte date dagli intervistati: "le case devono essere offerte a chi non ce l'ha, anche se non appartengono a quel gruppo etnico", "ci sono persone che hanno molto più bisogno di loro", "i nostri concittadini senza casa hanno una precedenza assoluta".Frequentemente gli intervistati hanno poi richiamato le tante situazioni di disagio vissute dalle famiglie fiorentine, costrette per trovare un'abitazione a emigrare o a devolvere gran parte delle proprie risorse economiche per pagare ingenti affitti: "ci sono tanti giovani che vorrebbero sposarsi ma non hanno casa, potrebbero fare più cose per loro", "ci sono tante persone in lista per le case prima di loro: è vergognoso" hanno detto alcuni.Un ulteriore motivo di critica all'iniziativa dell'Amministrazione Comunale è rappresentato dalla scarsa credibilità del progetto di "stanzializzazione" dei nomadi: "se sono nomadi non si stanziano, non è la loro cultura", "non le usano nemmeno e quindi sono soldi sprecati", "è un popolo che non cambierà mai", sono state alcune delle risposte.Altri intervistati hanno detto: "sono persone spietate, non hanno rispetto", "li manderei via! non li voglio!", "questa gente non si merita niente: ho un figlio disabile al 100% e ho lo sfratto".Quasi la metà degli intervistati crede che "i rom andrebbero rispediti nel Paese d'origine".Quasi il 15% li vorrebbe il più lontano possibile dalle città, mentre il 10% sarebbe disposto ad accoglierli solo se rispettano le leggi. Il 5% sostiene poi che sarebbe opportuno integrarli nel mondo del lavoro.Chi invece ha apprezzato la soluzione del Comune di Firenze, l'ha motivata con la necessità di rimuovere uno spettacolo di degrado che comprometteva l'immagine della città: "bisogna pur fare qualcosa davanti ad una emergenza", "almeno c'è più ordine", sono state alcune delle risposte.In ogni caso, anche coloro che concordano con l'amministrazione disapprovano l'ipotesi di un ingresso nell'abitazione a titolo completamente gratuito (questa è stata l'opinione di 9 fiorentini su 10).Nel sondaggio è emerso che 3 fiorentini su 4 ritengono che le fasce di popolazione che dovrebbero essere le destinatarie delle politiche di assistenza dell'Amministrazione Comunale sono i "portatori di handicap", più del 60% gli "anziani non autosufficienti", quasi la metà gli "anziani con pensione minima", circa il 30% gli sfrattati, i disoccupati (più del 20%), i giovani, la famiglia, gli extracomunitari e, in fondo, i rom, che occupano quindi la penultima posizione (davanti ad "altre priorità") di questa speciale classifica."Segno che – ha concluso Mario Razzanelli –, nella percezione di larga parte dei fiorentini (anche di quelli che hanno apprezzano l'iniziativa dell'Amministrazione Comunale), i nomadi ed i rom non rappresentano una categoria che necessiti realmente di assistenza". (uc)