Giorno del ricordo, Cellai (AN): «Quanto organizzato da Regione e Comune una farsa assoluta»
Questo il testo dell'intervento del vicecapogruppo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai:«Il giorno del ricordo organizzato al Comune e dalla Regione è stato una farsa assoluta. Stamani ero presente al cinema Alfieri Atelier dove sono stati proiettati due filmati, l'uno sull'esodo degli italiani dalle terre dell'Istria, della Dalmazia e della Venezia Giulia e l'altro sul massacro delle foibe compiuto dai comunisti di Tito nei confronti di migliaia di connazionali. Filmati interessanti e molto chiari. Peccato che la sala fosse pressoché deserta, vista la presenza di poco più di quaranta studenti.Nessun rappresentante dell'amministrazione comunale, né regionale era presente. All'ingresso del cinema neppure un avviso che segnalasse cosa si stava svolgendo all'interno dei locali. Insomma un totale e completo boicottaggio da parte delle amministrazioni locali. L'assessore alla pubblica istruzione del Comune dice di aver invitato le scuole secondarie
evidentemente non la prendono molto in considerazione. La verità è che il Comune e la Regione ogni 10 febbraio continuano a distinguersi per indifferenza, menefreghismo e bieco ideologismo. Perché è evidente che la sinistra toscana continua volontariamente a cercare di tacere il più possibile l'argomento, anche perché al suo interno esistono ancora oggi correnti di pensiero giustificazioniste e persino negazioniste dei massacri compiuti dai comunisti jugoslavi con la complicità silenziosa dell'allora partito comunista italiano. Un silenzio che evidentemente si tramanda ancora oggi nelle file dei post e neo comunisti. Certo è che se si deve affidare il ricordo dell'esodo e delle foibe alle parole di professori come quello che stamani ha parlato ai ragazzi è un bene che di studenti ce ne siano pochi come oggi. Sentire dire che l'istituzionalizzazione degli eventi come il 10 febbraio per legge era tipico del regime fascista (che c'entra ? ) e che all'indomani della seconda guerra mondiale l'Italia ha perso i suoi possedimenti coloniali nei Balcani riferendosi all'Istria, alla Venezia Giulia e alla Dalmazia (colonie?) fa venire sinceramente la pelle d'oca. Ha ragione il presidente Berlusconi : Comunisti erano e comunisti sono. A Firenze di sicuro. Vergogna».(fn)