Firenze Fiera, Stella (FI): «Dimissioni immediate di Bianchi e Bruschini, nessuno è esente da colpe»
«A Firenze Fiera nessuno è esente da colpe». E' quanto sostiene il consigliere di Forza Italia Marco Stella che ha chiesto «le dimissioni del presidente Alberto Bianchi e dell'amministratore delegato Alberto Bruschini».«La situazione in cui si trova la società ha commentato l'esponente del centrodestra non lascia dubbi alcuno rispetto alle decisioni che ogni amministratore di buon senso e rispettoso delle regole avrebbe dovuto prendere, rassegnare le dimissioni. Le colpe sono evidenti e sotto gli occhi di tutti: chi ha redatto il piano industriale? Chi lo ha presentato ai soci pubblici? Chi gestisce oggi la società? Ognuno si deve dunque assumere le proprie responsabilità e prendere atto che la cosa più seria da fare è rassegnare le dimissioni. Firenze è ormai abituata ad avere amministratori, anche di società partecipate, che senza alcun senso di responsabilità verso la città, verso i soci pubblici, verso gli stessi consigli di amministrazione, impunemente assumono decisioni che provocano soltanto danni all'immagine e all'economiadella nostra città».Secondo Stella «è arrivato il momento di dire basta» e «servono regole che impongano assunzioni di responsabilità rispetto agli errori commessi».«In questa vicenda ha proseguito il consigliere di Forza Italia - gli errori sono proporzionali al buco di bilancio. I soci publici, e in particolare la Regione, si sono espressi rispetto al piano industriale senza mezzi termini, la bocciatura è stata totale, e totale è stata la bocciatura rispetto a chi ha presentato il piano. Firenze Fiera ha scelto di puntare prevalentemente sui piccoli congressi, e non sugli eventi importanti. Si tratta di una strategia miope e improduttiva per la società, che da un lato sminuisce il ruolo di Firenze. In questo modo, peraltro, la società farebbe concorrenza ai piccolioperatori privati che da anni operano in questo settore. Il piano industriale inoltre non fa cenno ai problemi infrastrutturali, non mette fra le priorità un rilancio serio e la costruzione del nuovo auditorium per rispondere alle sfide future. Meglio sarebbe portare i libri in tribunale e chiudere tutto. E' invece prioritario un accordo con Pitti Immagine, vero partner strategico per il rilancio della società, l'accordo deve essere fatto bene e in tempi brevissimi». (fn)