Manifestazioni per i 40 anni dall'alluvione. A Reims la proiezione del cortometraggio di Carbone
"Le testimonianze di affetto e di solidarietà che abbiamo ricevuto dimostrano quanto Firenze sia importante, non solo ai nostri occhi ma anche per tutti coloro che l'hanno conosciuta, anche in un momento drammatico come l'alluvione del 1966".È il commento di Susanna Agostini presidente della commissione politiche sociali e per la salute che ha presentato a Reims, lo scorso 31 gennaio, la proiezione del cortometraggio sull'alluvione del 4 novembre 1966 del regista Mario Carbone che, nel 1967, vinse il Leone d'argento a Venezia, i cui commenti furono scritti da Vasco Pratolini e letti da Giorgio Albertazzi.La città francese di Reims, la prima città ad essere gemellata con Firenze, nel giugno del 1954 da Giorgo La Pira e Renè Bride, ha scelto di proiettare il documentario di Mario Carbone, come anteprima dell'XI edizione della Rassegna del Cinema Italiano.La visione del cortometraggio è uno dei primi atti delle celebrazioni per il 40° anniversario dell'alluvione che sconvolse Firenze e che richiamò nel capoluogo toscano migliaia di persone, i cosiddetti "Angeli del fango".Alla proiezione del cortometraggio, tra le 200 persone che vi hanno partecipato, c'erano anche tre "Angeli del fango", che nel 1966 avevano 19 anni e che, per 15 giorni, diedero il proprio aiuto a Firenze. Torneranno a Firenze in occasione delle celebrazioni per i 40 anni dell'alluvione.L'iniziativa è stata organizzata dalla commissione per le celebrazioni che sta promuovendo, insieme a tutti i quartieri, una raccolta di materiale e di testimonianze sull'alluvione. La prima riunione della commissione si è svolta lo scorso 29 novembre."È stato un momento molto importante e suggestivo ha proseguito Susanna Agostini e finora sono pervenute alla commissione anche una lettera ed alcune fotografie di una professoressa che accompagnò a Firenze un gruppo di studenti e che ora abita in un'altra regione della Francia oltre ad alcuni documentari e spezzoni di film amatoriali. Speriamo che la proiezione permetta di ritrovare alcune persone che aiutarono i fiorentini partecipando ai soccorsi". (uc)