Quartiere 4: bilancio positivo per il "Museo per la Matematica" nel 2005

Oltre 13.000 visitatori nel corso del 2005 per il "Museo della Matematica", il "Giardino di Archimede".Il primo museo italiano, completamente dedicato alla matematica ed alle sue applicazioni, nel 2005 è stato visitato da più di 13.000 persone paganti e questo risultato gli consente di essere tra i maggiori musei scientifici fiorentini. Totalmente interattivo, interamente originale per progettazione e realizzazione, il Giardino di Archimede, situato nel Quartiere 4 in via S. Bartolo a Cintoia 19/a, ha suscitato l'attenzione degli operatori nel settore, attirando visitatori da tutta Italia ed esportando le sue mostre in altre città.Infatti, dopo la mostra "Un ponte sul Mediterraneo", dedicata a Leonardo Fibonacci e alla scienza araba, che è stata esposta al Palazzo Farnese di Piacenza dal 5 al 26 novembre 2005 e poi alla Città della Scienza di Napoli dal 6 dicembre 2005 all'11 gennaio 2006, è ora la volta della mostra "Oltre il compasso", nucleo originario del museo, che sarà esposta presso la Cité des Géométries a Maubeuge dal 10 febbraio al 18 marzo e quindi all'Università di Lille dal 27 marzo al 15 aprile.Nel frattempo la mostra è sempre visitabile nel Giardino di Archimede in una veste completamente rinnovata.I principali visitatori del Giardino di Archimede sono stati gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, che hanno potuto usufruire anche di numerosi laboratori.In particolare, quelli del ciclo "All'inizio del conto" (sette laboratori su metodi e strumenti di calcolo nell'antichità, ognuno differenziato a seconda delle classi di età), presentati nell'ambito del progetto "Le chiavi della città" dell'assessorato alla pubblica istruzione, che nel 2005 hanno visto la presenza di più di 150 classi della scuola dell'obbligo. Da quest'anno, è possibile eseguire i laboratori direttamente nelle sedi scolastiche.Per le scuole superiori, il Giardino di Archimede propone laboratori su Leonardo Pisano e la matematica medievale (da frequentare insieme alla visita della mostra "Un ponte sul Mediterraneo") e sulle tecniche del calcolo automatico prima delle calcolatrici meccaniche. Questi laboratori sono stati realizzati grazie a un contributo della Fondazione Carlo Marchi.Da segnalare infine la collaborazione con il Teatro di Rifredi, che ha permesso di realizzare lo spettacolo "Lo zio Petros e la congettura di Goldbach", una lettura scenica dall'omonimo romanzo di Apostolos Dioxadis, rappresentato per la prima volta al museo e poi replicato con notevole successo in varie città italiane. (uc)