"Indagine conoscitiva del contesto mercatistico di Sant'Ambrogio". 400 cittadini soddisfatti soprattutto per la merce fresca e di qualità

È stato il Consorzio degli esercenti di Sant'Ambrogio a commissionare al professore Danio Berti la realizzazione di un'indagine per conoscere il grado di soddisfazione della clientela del mercato. Per capire gli interessi delle persone a frequentare questo mercato, eventuali problemi, critiche e consigli utili, così da migliorare il servizio offerto a beneficio dell'utenza e degli operatori del mercato."Vorremmo partire da questa indagine per lanciare un'operazione di marketing che richiami nel mercato quelle persone che normalmente non vi si recano – ha commentato l'assessore Silvano Gori – poiché il mercato ha grandi potenzialità. Ad esempio, si rileva che dalle zone di San Niccolò e delle Cure non arrivano acquirenti. Bisogna anche studiare la possibilità delle aperture pomeridiane, poiché la gente è più incentivata a fare la spesa quando torna dal lavoro, piuttosto che la mattina".I risultati dell'indagine indicano che i clienti sono "parzialmente soddisfatti". Buona, da parte della clientela, la percezione del servizio offerto sia per ampiezza nella scelta dei prodotti che per la loro qualità.L'indagine è stata condotta da 12 studenti congiuntamente nell'ambito delle attività didattiche dell'insegnamento di marketing imprese di servizi (corso di laurea di marketing ed internazionalizzazione della facoltà di economia dell'Università di Firenze con sede a Prato) e dell'insegnamento di economia e gestione delle imprese (corso di laurea in ingegneria industriale, sede di Prato).Gli studenti, divisi in tre gruppi, hanno svolto il sondaggio nel corso del 2005, durante due settimane consecutive, intervistando 400 clienti (257 donne e 143 uomini) che il mercoledì ed il sabato si sono recati al mercato ed è stato definito il profilo del cliente del mercato di Sant'Ambrogio.I dati dell'indagine sono stati analizzati e rielaborati dal professore Berti e questo è quello che è emerso."Molte persone vanno a Sant'Ambrogio per la qualità dei prodotti oppure per la vicinanza alle loro abitazioni – ha sottolineato il professore Berti –. I clienti sono molto fedeli e di lunga durata, cioè fanno la spesa periodicamente da molto tempo. La «domanda filtro» che apriva l'intervista serviva a selezionare solo i clienti affezionati al mercato, quindi il sondaggio è stato realizzato su una clientela abituale".Il 50% degli intervistati è affezionato al mercato da oltre 10 anni, il 23% da un periodo di tempo compreso tra i 5 ed i 10 anni.Il 38% fa la spesa a Sant'Ambrogio una volta la settimana, il 45% due volte la settimana e l'11% due o tre volte al mese.122 intervistati hanno una famiglia composta da 4 persone, 120 una famiglia con 3 persone.Il 75% degli intervistati ha un'età compresa fra i 27 ed i 75 anni. Di questi, gli ultra sessantenni sono il 25%.La maggiore parte dei consumatori fa la spesa anche nella grande distribuzione (acquistando soprattutto merce "secca e dura") e questo significa che al mercato cerca proprio la qualità e la freschezza dei prodotti.L'indagine ha permesso di conoscere anche il tipo di professione della clientela.Il 25% sono impiegati, il 21% sono pensionati, il 15% casalinghe, il 13% liberi professionisti, l'8% lavoratori autonomi ed il 3% dirigenti.Qualche elemento di criticità è stato segnalato per la sicurezza del contesto ambientale nel quale il mercato sorge. Viene riscontrato un certo degrado all'esterno mentre all'interno il mercato è definito buono e pulito.Dal sondaggio emerge che il 20% degli intervistati chiede maggiore sicurezza e controlli sulla presenza di persone che tendono a fare aumentare episodi di microcriminalità.Il 19% sollecita una maggiore pulizia soprattutto all'esterno del mercato, il 18% chiede l'apertura del mercato anche di pomeriggio, il 13% il miglioramento dei parcheggi.Ma quali sono i motivi che spingono le persone a fare la spesa al mercato di Sant'Ambrogio?Il 28% ha risposto per convenienza, il 26% per comodità, il 18% per la qualità dei prodotti, il 16% per l'esperienza di fare la spesa in questo mercato, il 3% per la cortesia dei venditori.Secondo gli intervistati, il potere attrattivo del mercato in questi ultimi anni è diminuito per la chiusura del parcheggio in piazza Ghiberti, particolarmente utile e che ha riaperto nel mese di dicembre del 2004. In questi ultimi 12 mesi, le persone hanno ripreso l'abitudine a frequentare con un certa periodicità il mercato."Il Consorzio degli esercenti Sant'Ambrogio ha attuato un programma di marketing territoriale insieme a Viareggio – ha spiegato Sauro Presciuttini presidente del Consorzio –. Sabato 11 e sabato 18 febbraio le botteghe che a Viareggio lavorano la carta pesta, porteranno la loro arte all'interno del mercato. Saranno coinvolte una trentina di classi delle scuole della zona. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Fondazione del Carnevale di Viareggio".Ma cosa comprano i clienti al Mercato di Sant'Ambrogio?Soprattutto frutta e verdura (94%), carne (71%), salumi e formaggi (48%), pane (39%), abbigliamento (17%) . Il 34% acquista pesce e questa è una percentuale, mediamente, piuttosto alta.Alla conferenza stampa di presentazione dei risultati dell'inchiesta hanno partecipato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori, il professore Danio Berti docente del corso di marketing imprese di servizi della facoltà di economia (con sede a Prato) che ha coordinato l'indagine conoscitiva, Sauro Presciuttini, Fabio Gallerini e Fabio Rasile, rispettivamente presidente, vicepresidente e segretario del Consorzio degli esercenti Sant'Ambrogio che ha commissionato la ricerca, rappresentanti dei venditori del mercato e delle categorie economiche. (uc)