Vertenza Matec, i capigruppo dell'Unione consegnano proventi della sottoscrizione alle rappresentanze sindacali di base
Questo pomeriggio, in Palazzo Vecchio, i capigruppo dell'Unione hanno consegnato alle rappresentanze sindacali di base i proventi della sottoscrizione in favore dei lavoratori della Matec. La somma raccolta è di 2.500 euro: ogni consigliere ha devoluto un gettone di presenza.«Tutto ciò - hanno spiegato i capigruppo dell'Unione - nella convinzione che la battaglia per la difesa dei posti di lavoro alla Matec investe in realtà l'intera comunità nella tutela dei valori sociali che da sempre questa esprime e, soprattutto, nell'impegno a mantenere un comparto produttivo, di cui la Matec è parte, che consenta gli attuali livelli occupazionali».«La nostra comunità - hanno aggiunto - non consente che il proprio territorio sia preda di valorizzazioni immobiliari nascoste da crisi industriali e manifestate anche attraverso atti di irresponsabilità, quali la chiusura dei cancelli della fabbrica, cha appaiono anacronistici e irrispettosi dello stesso coinvolgimento degli enti locali e della Regione Toscana».«La ripresa del dialogo tra sindacati e azienda rappresenta una apertura importante hanno concluso i capigruppo dell'Unione la trattativa si presenta lunga e difficile, speriamo che si arrivi presto alla soluzione della vertenza e, soprattutto, al mantenimento di un presidio lavorativo della Matec sul nostro territorio. Noi continueremo a lavorare per cercare, concretamente, di ricostruire una prospettiva industriale e occupazionale in quella zona».Il consiglio comunale ha anche approvato una mozione nella quale si ribadisce «la piena solidarietà ai lavoratori ed il proprio impegno a seguire la vertenza sino alla individuazione di una positiva soluzione». Il documento impegna sindaco e giunta a «proseguire nell'iniziativa a fianco del Comune di Scandicci, della Provincia di Firenze e della Regione Toscana» per garantire, tra l'altro «la permanenza del sito industriale, con un livello occupazionale stabile non residuale rispetto a quello attuale». (fn)SEGUE FOTO CGE