Morrocchi (DS): «Quelle su Gas e acqua sono operazioni che garantiscono Firenze e la Toscana per i prossimi anni»
«Mettere insieme aziende che chiudono, altre che delocalizzano funzioni dirigenziali, con aziende che crescono e fanno strategie di espansione per affrontare le sfide dei prossimi anni è un'operazione alquanto dubbia e sicuramente poco produttiva». Così il consigliere comunale e segretario cittadino DS Michele Morrocchi commenta i servizi de La Nazione sul tema del declino economico di Firenze.«Quello che trovo scritto stamani sulla Nazione è proprio questo ha rilevato l'esponente dei DS - un confondere una situazione certo preoccupante di crisi economica di molte realtà produttive e finanziarie della nostra città con alcune operazioni che hanno coinvolto aziende di servizi pubblici. Sulla holding del gas infatti mi sembra che sia proprio vero il contrario di quanto affermato dal quotidiano. Si è dato vita ad un soggetto competitivo sul mercato nazionale, potenziando la parte pubblica sia nelle reti che nella distribuzione, dando vita a una politica delle alleanze tra territori che per la prima volta nella nostra Regione mette d'accordo Firenze con Pisa e Pistoia. Capisco che chi rimane nel mezzo veda la cosa con preoccupazione ma non penso che una tale operazione possa essere giudicata dalla residenza del Presidente della società. Si tratta tra l'altro di una prima fase di transizione tra due aziende e si è individuato una staffetta fra i due presidenti delle società. Comincia Pisa, arriva Firenze, dove'è la perdita di leadership?»«E questo ragionamento ha proseguito Morrocchi vale per Publiacqua dove l'ingresso di un partner nazionale pubblico permette di avviare una politica d'investimenti altrimenti impossibile, per le Ferrovie dove una politica dissennata del governo nazionale ha tentato di impoverire ancor di più Firenze che però ha visto, con lo sforzo degli enti locali, la salvaguardia di un centro importante come quello dell'Osmannoro. O la leadership deve essere soltanto entro i limiti delle vecchie mura abbattute dal Poggi? Infine sull'aeroporto, dove ancora molto è da fare, ma dove appare imprescindibile la definizione del sistema aeroportuale toscano con la sinergia tra Firenze e Pisa».«E' vero casomai ha concluso il segretario cittadino dei DS un altro fattore che emerge dalla pagina de La Nazione, che se il settore pubblico ha capito, seppur in ritardo,di dover mettere in campo alcune strategie per affrontare la crisi, il settore privato si è visto indebolire e spesso soccombere, rispetto a concorrenti provenienti da altre parti d'Italia o d'Europa. Certo parte della responsabilità è anche di chi governa questi territori ma non credo che possa essere imputata solo ad essi. Talvolta invece si ha la sensazione che da quel mondo, o più precisamente da chi lo vuole rappresentare, arrivino molti giusti moniti alla politica di fare la sua parte, di fare passi indietro e di adempiere ai propri doveri e pochi moniti alla propria parte quando è essa, come nel caso della Matec, a far perdere a Firenze competitività e posti di lavoro». (fn)