Impianti pubblicitari, Razzanelli (UDC): «Le regole per la concessione degli spazi devono essere uguali per tutti»
«Ancora disparità di trattamento nelle concessioni per la gestione della pubblicità a Firenze con gravi danni per l'occupazione». Lo ha detto il capogruppo dell'UDC al Mario Razzanelli.«Prima dell'estate scorsa ha ricordato avevo denunciato la cessione per trent'anni degli spazi pubblicitari da parte del Comune alla società che realizza il project financing alla Fortezza ovvero "Firenze Mobilità. I dipendenti delle cinque piccole aziende locali, che si sono riuniti nella società Firenze Esterna Srl' su espressa richiesta del precedente consiglio comunale, e che gestiscono i gonfaloni pubblicitari, hanno scritto alla commissione sviluppo economico' denunciando il fatto che perderanno il loro posto di lavoro senza che niente e nessuno ne tragga beneficio, a parte alcune multinazionali dell'affissione. A riprova di ciò, il fatto che dal primo gennaio, nella zona 1B, ovvero lungo i viali di circonvallazione, sono vietati i gonfaloni, ma in compenso sono autorizzati altri impianti di grandi dimensioni, posti oltretutto su aiole spartitraffico frontemarcia e agli angoli delle strade».«Se, come sembra ha aggiunto Razzanelli - questi nuovi impianti sono stati autorizzati in base all'articolo 6 modificato del piano generale degli impianti pubblicitari, si deve sapere che tale articolo consente che lo sponsor di opere o attività che interessino la città abbia sì un adeguato ritorno di immagine, ma soltanto tramite un testo o un messaggio pubblicitario, e non certo facendo pubblicità in conto terzi.Invece, nel caso degli impianti sui viali, questi sono stati autorizzati ad Edizioni Property, che fa parte del gruppo Benetton, di cui tutti conosciamo l'impegno per la realizzazione dell'uscita degli Uffizi. Ebbene, tali impianti sono stati utilizzati per normale pubblicità commerciale non rispettando però l'articolo 6, dato che è stata fatta pubblicità in conto terzi. Come se non bastasse, pare che Edizioni Property abbia dato l'appalto delle sponsorizzazioni in subconcessione a una società satellite di una multinazionale».«Insomma ha concluso il capogruppo dell'UDC è proprio vero che le regole non sono mai uguali per tutti. In questo caso i criteri di applicazione dell'articolo 6 sono lasciati alla più completa discrezionalità, con il risultato che per alcuni operatori economici si usa il criterio della concessione diretta, per altri si usano le gare e ad altri, come nel caso degli operatori locali, si nega la possibilità di lavorare, creando così gravissime discriminazioni tra operatori economici. Oltretutto era la scorsa primavera quando Firenze Esterna Srl' si propose a titolo gratuito all'Amministrazione per fare la mappatura degli impianti in città, individuare i pali e pensare alle perizie. Non solo. Siccome tanti manifesti 6×3 presenti in città sono abusivi, e il Comune non ha i fondi per intervenire a tappare' le pubblicità, Firenze Esterna Srl' si era offerta di fare il servizio gratuitamente. Inoltre, aveva offerto 35milioni di euro in trent'anni per mantenere la gestione dei gonfaloni pubblicitari. A tutte queste offerte, però, l'amministrazione non ha mai risposto». (fn)