Donzelli e Moretti (AN): «Al Quartiere 5 si moltiplicano le commissioni consiliari. E questa circoscrizione diventa un'anomalia a livello nazionale»

«Al Quartiere 5 si moltiplicano le commissioni consiliari. E questa circoscrizione diventa un'anomalia a livello nazionale». E' quanto sostengono il consigliere di Alleanza Nazionale Giovani Donzelli e la consigliera del Quartiere 5 Chiara Moretti commentando l'istituzione dell'ottava commissione permanente, quella sui "punti anagrafici e l'e-Government".«Anche questa commissione – hanno spiegato i due esponenti del centrodestra – sarà composta esclusivamente dai capigruppo delle svariate forze politiche: per i consiglieri vige la regola della partecipazione come membri effettivi ad un massimo di tre commissioni mentre i capigruppo sono inseriti d'ufficio come membri effettivi in tutte le commissioni, permanenti e no. Oltre ad essere questa una anomalia rispetto ai regolamenti dei restanti quattro quartieri del Comune di Firenze, il numero elevato di membri partecipanti alle commissioni rappresenta una anomalia a livello nazionale. Diciamo questo dopo avere fatto una lunga ed approfondita ricerca sulle reti civiche dei maggiori comuni italiani».«A Bologna, per esempio - hanno ricordato Donzelli e Moretti – gli schieramenti sono due, centrodestra e centrosinistra: qui le commissioni circoscrizionali arrivano ad un massimo di sette componenti. Il numero più elevato di consiglieri per commissione è nelle circoscrizioni di Caserta: tredici. Al Quartiere 5 di Firenze abbiamo una commissione con diciotto componenti, un vero e proprio miniconsiglio, quattro commissioni hanno diciassette componenti per arrivare ad un minimo di quattordici.Abbiamo riscontrato che solo in una circoscrizione del comune di Caserta si raggiunge un massimo di tredici componenti per commissione mentre la media nazionale varia da sette a undici».«Ne consegue che il Quartiere 5 ha un primato indiscusso sull'intero territorio nazionale – hanno concluso i due consiglieri di AN – e ciò si verifica sia per il suo regolamento interno che impone l'onnipresenza dei capigruppo nelle commissioni permanenti e no, ma anche a causa del numero strabordante dei partiti rappresentati in seno al consiglio, undici gruppi politici. Da sottolineare il fatto che alcuni di questi sono nati in seno al consiglio dopo le elezioni e sono monocellulari, impossibile non farsi venire il dubbio che qualcuno si sia creato un proprio gruppo consiliare solo per poter partecipare a tutte le commissioni e fare così il pieno dei gettoni di presenza». (fn)