De Zordo e Conti (Unaltracittà/Unaltromondo): «L'amministrazione garantisca la laicità delle istituzioni»

«L'azione dimostrativa negli uffici dell'anagrafe fiorentina di sabato scorso, organizzata del comitato "Orgoglio Laico", si inserisce nel contesto più ampio di una campagna nazionale in difesa della laicità dello stato. Abbiamo già denunciato le recenti ingerenze della chiesa cattolica nella vita politica italiana ed in linea con questo chiediamo che le istituzioni mantengano una neutralità sia ideologica che religiosa». E' l'appello lanciato Ornella De Zordo e Francesca Conti di Unaltracittà/Unaltromondo secondo le quali «una democrazia è tale perché garantisce i diritti di tutti perciò gli uffici pubblici non dovrebbero esporre i simboli di una religione, per quanto essa sia professata dalla maggioranza degli italiani».«Esporre in un ufficio aperto al pubblico un crocifisso - hanno aggiunto De Zordo e Conti - non favorisce l'applicazione dei principi sulla laicità dello Stato ribaditi dalla Costituzione agli articoli 2, 3, 7, 8, 19 e 20; ma non favorisce nemmeno quel processo di integrazione tra persone appartenenti a culture diverse. L'amministrazione fiorentina non dimentichi che la democrazia liberale si fonda sul rispetto e sulla garanzia delle minoranze, in modo particolare nel campo delle libertà civili. Il principio di laicità dello Stato garantisce che lo spazio pubblico sia ideologicamente e religiosamente neutro»«Inoltre - hanno concluso le due esponenti di Unaltracittà/Unaltromondo - ricordiamo i principi fondanti il consiglio degli stranieri del Comune di Firenze, che dà attuazione ai principi di uguaglianza, di pari dignità della popolazione e di integrazione degli stranieri nel tessuto sociale ed economico del territorio comunale; promuove i diritti della donna e dell'uomo, la cultura multietnica, della pace e della democrazia e a tal fine favorisce l'incontro ed il dialogo fra portatori di differenti culture. Difendere insieme al comitato Orgoglio Laico la laicità significa per noi difendere i diritti di tutte/i, senza mai dimenticare che laicità dello stato e l'uguaglianza di tutti i cittadini ' senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personale e sociali' sono garantite dalla nostra Carta Costituzionale» . (fn)