Bosi (FI): «Ormai l'abbiamo capito: il vero aeroporto di Firenze per i DS è quello di Bologna»
Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«L'Assessore regionale ai trasporti, Riccardo Conti, in un'audizione alla commissione regionale ambiente e territorio , ha nuovamente ribadito la decisione, ormai presa da tempo, di non dotare il Vespucci di Firenze delle infrastrutture necessarie al suo rilancio, affermando, che non sarà nemmeno realizzata l'interconnessione ferroviaria veloce tra Pisa e Firenze, e che si punta invece al potenziamento degli scali di Siena e Grosseto.Il previsto e forte investimento del Monte dei Paschi di Siena nel potenziamento dello scalo di Ampugnano (già anticipato nei miei precedenti comunicati), unita alla notizia del finanziamento dei lavori per ampliare lo scalo civile di Grosseto, sono la riprova matematica delle decisioni da tempo prese dai DS regionali in tema di aeroporti toscani: netta chiusura allo sviluppo di Firenze e sua subalternità politica.Mentre la società di gestione dell'aeroporto di Pisa segue la propria strada di quotarsi in borsa, con tutti i vantaggi che ne deriveranno, l'intreccio perverso di poteri fra DS, "banche rosse" e imprenditori locali va sempre più deciso verso la direzione di abbandonare al suo triste destino l'aeroporto di Firenze e con esso le prospettive di sviluppo del capoluogo, a tutto vantaggio degli altri scali vicini, ed in particolare quello di Bologna.E' evidente infatti che con l'ultimazione della TAV, l'aeroporto Marconi di Bologna, che già da tempo ha realizzato i lavori di potenziamento delle strutture per l'accoglimento di un numero maggiore di voli e di passeggeri, si aggiudicherà la palma di vero scalo aeroportuale di Firenze.Questo processo di decadenza che coinvolge Firenze, ormai da tempo sancito ed iniziato, riceverà poi nuovo impulso dai lavori alla pista, la cui durata di tre mesi (contro gli appena due mesi di chiusura di Bologna per effettuare lavori ben più sostanziosi) fagociterà gli utili faticosamente conseguiti negli ultimi tre anni. E così la chiusura del Vespucci, non finalizzata anche alla realizzazione dell'allungamento della pista (appena 150 metri) e del potenziamento delle strutture, sarà un inutile sacrificio ed un ulteriore incentivo a dirottare il traffico su altri scali.C'è da chiedersi allora che cosa abbia fatto di male questa povera città di Firenze per meritarsi tanto accanimento e tanta indifferenza da parte degli amministratori locali che pensano di vivere sulla luna invece che nella culla del Rinascimento».(fn)