Fondazione "Firenze Cultura", l'assessore Siliani in commissione cultura spiega le tappe fino all'approvazione dello Statuto

La bozza di Statuto, un protocollo d'intesa fra i soci fondatori istituzionali (Comune, Provincia e Camera di Commercio), accordo con i soci privati e dell'ex Firenze Mostre alla bozza di Statuto e poi via al percorso formale, con l'approvazione dello Statuto, ognuno dentro ai propri organismi per dare vita alla Fondazione "Firenze Cultura". Le tappe e il dettaglio di questi passaggi, alla base dei quali c'è il pareggio di bilancio di Firenze Mostre avvenuto tramite la copertura del disavanzo da parte dei soci Comune, Provincia e Banca Toscana, Cassa di Risparmio Firenze, Monte dei Paschi, Popolare di Lodi, Generali e la sua trasformazione in Fondazione, è stato illustrato questa mattina dall'assessore alla cultura Simone Siliani in Commissione cultura.La bozza di statuto, le cui linee guida tecniche sono state predisposte, sarà presentato il 26 gennaio ai soci privati per il loro okay. Successivamente inizieranno i vari passaggi che ciascun socio della Fondazione dovrà fare all'interno dei propri organismi per l'approvazione finale, che per il Comune vuol dire Giunta, Commissione e Consiglio comunale. Dopo ci sarà l'ultima assemblea di Firenze Mostre che chiuderà la Società e darà vita alla nuova Fondazione "Firenze Cultura"con la partecipazione anche di Camera di Commercio.Preliminarmente Comune, Provincia e Camera di Commercio stipuleranno un Protocollo d'intesa che definirà gli impegni congiunti dei tre enti pubblici per il governo della Fondazione, nel quale avranno una responsabilità paritetica. L'assessore Siliani ha spiegato il ruolo preminente che gli enti pubblici (Comune, Provincia e Camera di Commercio) avranno nella futura Fondazione, sottolineando la differenza sostanziale fra loro e gli altri soci fondatori. Gli organi della Fondazione saranno quindi un Consiglio di amministrazione (Cda) composto da un minimo di 5 fino ad un massimo di 7 membri, il presidente del Cda, il Collegio dei Revisori e il Comitato di indirizzo (un organo consultivo di natura scientifica). "La preminenza dei tre enti pubblici– ha sottolineato Siliani- è legata al peso istituzionale ed economico dei tre soggetti all'interno della Fondazione".Dal punto di vista finanziario Siliani ha parlato di un impegno fra Comune, Provincia e Camera di Commercio che prevede un Fondo di dotazione iniziale pari 2milioni 400mila euro che ciascun membro istituzionale dovrà garantire. "La Camera di Commercio – ha detto Siliani- ha già deliberato 1milione600mila euro. I restanti 800mila euro verranno deliberati nel 2007. Per gli altri due soci istituzionali – ha aggiunto Siliani- la quota sarà composta dal trasferimento di capitale residuo di Firenze Mostre e da successive erogazioni nel triennio 2006-2007-2008".Per quanto riguarda il Comune il capitale che transiterà da Firenze Mostre è di 1milione 100mila euro. La quota per i soci fondatori non istituzionali e per i soci partecipanti verrà stabilita dal Cda appena si sarà insediato."Abbiamo anche previsto – ha concluso l'assessore Simone Siliani- un periodo di un anno che servirà a permettere l'ingresso di nuovi soci fondatori (pubblici e privati) che hanno già mostrato interesse verso la loro partecipazione alla Fondazione o che noi auspichiamo possano essere interessati come Regione Toscana, Ministero dei Beni culturali o altri comuni dell'area metropolitana fiorentina".(lb)