Domenici al congresso della Cgil: "No alla logica della speculazione e della rendita. E' il momento delle decisioni e della serietà"
"Dobbiamo lavorare contro la logica della speculazione e della rendita, dobbiamo porci obiettivi condivisi per andare oltre il declino, per l'innovazione e lo sviluppo del nostro territorio. Ma per questo abbiamo bisogno di interlocutori all'altezza: è arrivato il momento delle decisioni e della serietà. Tutti devono assumersi le proprie responsabilità: l'amministrazione comunale l'ha fatto, il sindacato anche. Aspettiamo segnali da altre parti". E' il passo centrale dell'intervento che il sindaco Leonardo Domenici ha fatto stamani, al congresso provinciale della Cgil in corso al Convitto della Calza.In apertura, il sindaco ha ricordato come un cambiamento "sia indispensabile per poter affrontare i problemi reali del paese", ed è tornato sul tema della Legge finanziaria. "Il giubilo del ministro Tremonti per il via libera alla manovra da parte di Bruxelles mi è parso del tutto fuori luogo ha detto Domenici Perché si tratta di una finanziaria ingiusta e sbagliata, che rovescia il suo peso quasi interamente sulle istituzioni locali ed in particolare sui Comuni. Per rispettare il patto di stabilità, i Comuni dovranno mettere a repentaglio i servizi erogati ai cittadini: come potremo altrimenti risparmiare il miliardo e 700 milioni di euro che ci chiede il governo? Il fatto è che questa situazione non è più sostenibile, che nelle nostre realtà non è più possibile affrontare i problemi senza un cambiamento". Il sindaco ha ricordato due esempi concreti come il problema della casa e quello dell'inquinamento ("due grandi emergenze senza nessuna risposta") ed ha sottolineato come il rilancio delle aree urbane sia una priorità indispensabile da affrontare per chi sarà chiamato a governare il paese.Domenici è poi passato a parlare più nello specifico della situazione fiorentina e toscana. "Nella sua relazione, il segretario della Cgil Alessio Gramolati ha colto il punto critico che riguarda il nostro territorio: il differenziale che in questi anni ci ha garantito solidità va ad esaurirsi. E' dunque necessario individuare obiettivi seri e strumenti condivisi per la ripresa, come il Piano strategico o il Patto per l'innovazione e lo sviluppo. Basta con l'attendismo e le partite di poker, questo è il momento delle decisioni ". E venendo al dibattuto tema dell'aeroporto di Firenze, dopo aver ricordato che la società di gestione è privatizzata, Domenici ha concluso con una battuta, esortando ad un "approccio più realistico al problema, senza perdersi su progetti irrealizzabili: a meno che non si voglia prendere a cannonate il Comune di Sesto od occupare militarmente la Regione Toscana". (ag)