Divieto veicoli euro zero, Rifondazione e Unaltracittà/unaltromondo: «Sospensione dell'ordinanza e nuove misure per ecoincentivi»
«La sospensione immediata dell'ordinanza di blocco delle auto Euro 0 e la verifica di nuove misure e dei nuovi ecoincentivi da parte della commissione ambiente del Consiglio comunale». La richiesta è stata avanzata in ordine del giorno presentato dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, dai consiglieri Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti e da Ornella De Zordo, capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo".«I blocchi delle auto Euro 0 sono socialmente penalizzanti e poco incisivi nella necessaria lotta ad ogni forma di inquinamento hanno spiegato continuato i quattro consiglieri - con l'ordinanza del Comune si colpiscono poco i veicoli più inquinanti, si rimandano di un anno i divieti per i camion più vecchi e le auto diesel euro 1, mentre si rendono illegali le auto non catalizzate che secondo Arpat sono meno inquinanti e che sono per lo più di proprietà delle persone meno abbienti. Si penalizzano perciò alcune categorie sociali di persone che non hanno possibilità economiche di farsi un'auto nuova e non ci sono adeguati ed efficaci incentivi per venire loro incontro».Con l'ordine del giorno Unaltracittà/Unaltromondo e Rifondazione hanno chiesto non solo «un approfondimento urgente per i provvedimenti da adottare nell'immediato, in alternativa al blocco delle auto non catalizzate», ma soprattutto «un percorso di partecipazione con la cittadinanza sull'inquinamento e una concertazione sugli ecoincentivi con le categorie economiche, le associazioni ambientaliste e i comitati. La responsabilità politica della mancanza di programmazione dell'amministrazione e di coinvolgimento della città e di tutte le forze che la rappresentano ha fatto incrociare su questo provvedimento l'opposizione di destra e di sinistra, che non sono certo alleate: la nostra proposta è di utilizzare bene i prossimi cinque mesi per affrontare l'argomento con la città e le rappresentanze istituzionali ;la proposta della destra prevede invece delle precondizioni irrealizzabili, che non garantiscno il diritto alla salute e alla mobilità».«L'incentivo per la trasformazione a gpl delle auto non catalizzate non può funzionare perché non riduce le polveri, così come sostengono Legambiente e ARPAT hanno concluso Anna Nocentini, Pieri, Ontanetti e Ornella De Zordo - quindi risultano inutili e sprecati gli incentivi dal Comune che servono solo ad aggirare i blocchi del traffico senza migliorare la qualità dell'aria. Si prevedano piuttosto nuovi incentivi per l'acquisto di auto usate catalizzate e per il car sharing, l' "auto condivisa", che potrebbero essere alla portata di tutti i cittadini». (fn)