Lavoratori precari, De Zordo: «Chi li sfrutta grazie alla legge 30 si mette dalla parte della conservazione»
«Siamo vicini ai lavoratori precari soprattutto in un momento in cui le vertenze tra enti pubblici, public utilities e lavoratori sembrano aumentare piuttosto che diminuire o essere risolte». E' quanto ha dichiarato Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, in occasione del «quinto lunedì contro la precarietà organizzato a Palazzo Vecchio dalle RdB CUB del Comune di Firenze».«L'ultimo caso che colpisce la nostra città ha aggiunto è quello dei precari dell'aeroporto di Peretola che saranno costretti a rimanere a casa senza salario e nessuna garanzia di reintegro dopo la conclusione dei lavori di rifacimento della pista. Ciò è inaccettabile, perché i lavoratori, tutti, hanno pari dignità. E' necessario allora che l'amministrazione pubblica e le società da essa controllate, vadano oltre la retorica dei discorsi di circostanza e la smettano di utilizzare la legge 30 per risparmiare sulla pelle delle donne e degli uomini che offrono la loro professionalità e parte della loro vita per consentire alla macchina comunale e alle aziende di andare avanti».Secondo Ornella DE Zordo «per ottenere le risorse necessarie e finirla con lo sfruttamento legalizzato dei lavoratori è necessario quindi un nuovo modello di welfare municipale, che sappia riconnotare la politica fiscale degli Enti Locali sui nuovi flussi di reddito rappresentati dallo sfruttamento del territorio, dai servizi finanziari, dalle rendite immobiliari. Se chi governa Firenze non riesce a perseguire un nuovo modello di giustizia economica per chi vive, lavora e abita la città, si mette automaticamente dalla parte della conservazione, rinunciando così in partenza all'ambizione di cambiare in meglio la società in cui viviamo». (fn)