Divieto veicoli euro zero, Stella (FI): «Deroghe insufficienti, ritiro immediato dell'ordinanza»

Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Marco Stella:«Dal primo gennaio 2006, è entrata in vigore nel comune di Firenze un'ordinanza che vieta la circolazione dei veicoli euro zero, 24 ore su 24 ore su tutto il territorio comunale.Tale ordinanza redatta in ottemperanza al protocollo d'intesa del 15 aprile 2003 e seguenti firmato tra la regione toscana , anci e urpt, titolato "piano di azione avente la finalità di ridurre il rischio di superamento dei valori limite di PM10 e di prevedere la realizzazione di contenimento a breve e medio periodo delle emissioni di tale inquinante e dei suoi precursori" lascia al sottoscritto, e non solo, molte perplessità.Alla luce delle ricerche di Arpat -Aci-Legambiente del 2005, il blocco parziale del traffico ed in particolare delle auto private è quasi ininfluente per la diminuzione dell'inquinamento atmosferico.Vedete, è proprio il sole 24 ore del 4/11/2002 avente come fonte la relazione annuale sulla qualità dell'aria del Comune di Firenze anno 2000, indicava a proposito delle cause antropiche del PM10 le seguenti fonti:- riscaldamento 47%- Diesel commerciali 39%- Diesel pesanti 10%- Autovetture 4%Alle autovetture private, dunque (tutte, catalizzate e non, a benzina e diesel), questa relazione attribuisce una percentuale irrisoria, solo il 4%, di contributo nocivo di polveri fini.Il provvedimento appare ancora più grave e illegittimo se si considera che, negli obiettivi dichiarati, esso mira a ridurre non lo smog in generale ma soltanto il PM10.Appaiono, pertanto, ancora più paradossali i divieti alle autovetture e ciclomotori euro zero a benzina, sia in quanto esse non sono la causa delle polveri fini, sia per il loro numero esiguo e in calo.Capisco che le mie potrebbero sembrare affermazioni di circostanza, non fosse che la stessa Arpat, quindi un ente al di sopra di ogni sospetto, ma soprattutto l'agenzia preposta a monitorare la qualità dell'aria, nella sua newsletter del 10 gennaio 2006 confrontando i dati di emissione di PM10 evidenziava come i più alti livelli di emissione sono attribuiti ai veicoli diesel e in particolare ai più vecchi e più pesanti, fra i quali rientrano autobus e veicoli commerciali che però seno in deroga rispetto al divieto di circolazione.La stessa relazione evidenzia dunque come i veicoli euro zero a benzina, anche non catalitici inquinano almeno 25 volte meno rispetto agli autobus e veicoli pesanti, d'altronde lo stesso assessore Del Lungo ci ricordava come un autobus inquina come 150 automobili, ci domandiamo allora perché non sono stati fermati?Anche sul rilevamento del PM10 alcune perplessità pero emergono e necessitano di alcune risposte, come vengono rilevate le polveri?, attraverso quali centraline?, dove queste centraline sono ubicate? Le Regioni avrebbero dovuto predisporre una rete regionale di centraline di macroscala di riferimento, come previsto dal DM 60/02 ALLEGATO VIII, per il rilievo ufficiale della qualità dell'aria delle varie aree omogenee. E' stato fatto? Queste centraline sono in funzione?Io non voglio dire che non sia così, ma se così non fosse, se i valori di riferimento fossero monitorati soltanto con centraline di microscala, per esempio posizionate soltanto in punti in cui il traffico è sempre congestionato, i valori sarebbero falsati, e non si potrebbe affermare chel'aria di tutta la città è fuori dai limiti consentiti.Io credo che la battaglia all'inquinamento atmosferico per il miglioramento della salute di tutti i cittadini debba essere fatta, debba essere fatta in maniera seria ed incisiva. Deve esserci un primo livello - che è strategico - che consiste nell'avere a disposizione quei canali d'informazione sulle emittenti. Deve esserci un secondo livello - d'attacco - che riguarda i concetti fondamentali che stanno alla base di un corretto approccio ai problemi ambientali.Un terzo livello - di mantenimento - che consiste nel portare a conoscenza dei cittadini quanto risulta da dati internazionali sull'evolversi dei più importanti indicatori ambientali Di fronte a queste ed altre spiegazioni e dati incontrovertibili è certo che , finalmente sarà possibile prendere provvedimenti ambientali scientificamente corretti, e non quelli che oggi stiamo discutendo.Per combattere l'inquinamento atmosferico è essenziale:- Conoscere le precise sorgenti dell'inquinamento- Attivare un Piano strutturale per risolvere il problema del traffico- Avere un censimento degli autoveicoli e ciclomotori coinvolti- Avere immediatamente il Piano Urbano del Traffico- Avere un censimento delle fabbriche che inquinano- Avere un censimento dei riscaldamenti- E molto altro ancora.Noi ci aspettavamo che la discussione dovesse avvenire prima in Consiglio Comunale ed eventualmente poi l'Amministrazione avrebbe provveduto ad emanare un provvedimento, è accaduto esattamente il contrario. Combattere l'inquinamento è un dovere civico di tutti e per questo siamo pronti a discutere e confrontarsi, attivando anche percorsi comuni tra maggioranza e opposizione, ma non siamo disposti ad accettare provvedimenti come questi, senza discussione e che colpiscono soltanto le fasce più deboli dei cittadini, coloro che non possono permettersi di comprare un auto nuova, coloro che hanno già pagato il bollo, coloro che hanno già pagato l'assicurazione, ed invece si vedono costretti a non poter usare l'auto.Non bastano queste deroghe camuffate da "zuccherino" per fare inghiottire ai cittadini l' "amara pillola" del blocco dei veicoli euro zero. Ancora una volta questa amministrazione di sinistra, lancia il sasso e nasconde la mano. La retromarcia sul provvedimento euro zero è soltanto l'ultima di una serie di dietro front dettati più dalla sollecitazione dei cittadine e dei consiglieri del centrodestra che da una politica incentrata sul buon governo e sulla correttezza.Dopo i clamorosi dietro front sulla Fortezza da Basso, l'ex panificio militare di via Mariti, il luna park a Castello, gli ambulanti di Via de Gondi e la collocazione del crocifisso negli uffici comunali oggi scopriamo che anche il provvedimento antismog varato dell'assessore Del Lungo viene rivisto. I n questo modo si è mostrata a tutta la città l'incapacità di questa sinistra buona a nulla e capace di tutto. Prima i grandi proclami di lotta allo smog, decisi da un singolo assessore con una ordinanza, poi la giusta sollevazione dei cittadini e dell'opposizione di centrodestra, per finire una contrapposizione tra maggioranza in consiglio comunale e assessore, finita come vediamo a "tarallucci e vino", con delle deroghe che non soddisfano nessuno e lasciano molti dubbi sulla solidità di questa giunta.Non basta ricordare come siamo arrivati alla modifica del procedimento, esistono delle responsabilità precise nella stesura dell'ordinanza, esistono responsabilità politiche chiare, ognuno si assuma le proprie e ne tragga le conseguenze. Possiamo ancora parlare di una maggioranza unita? Possiamo ancora parlare di una giunta che gode della piena fiducia del sindaco? Possiamo ancora parlare di una giunta in linea con la maggioranza in consiglio comunale? Crediamo proprio di no.Siamo di fronte ad una maggioranza che va a tentativi, e che non riesce ad attuare una politica seria e di sviluppo per la città, ora sulla sicurezza, ora sul commercio ora sui project financing, ora sulla mobilità.Firenze sicuramente merita di più, merita una maggioranza che attui politiche per la città, un sindaco che sia presente in consiglio comunale, una giunta che discuta i suoi provvedimenti.Riteniamo le deroghe proposte insufficienti a risolvere gli innumerevoli problemi sollevati dal blocco degli euro zero. Solo potremo interrompere la raccolta firme per il referendum, unico vero atto di partecipazione democratica e di valutazione sull'operato della giunta, non partecipazione soltanto annunciata come quella della sinistra».(fn)