Forza Italia: «Percorso istituzionale privilegiato per risolvere i problemi dell'aeroporto»

«Percorso istituzionale privilegiato per risolvere i problemi dell'aeroporto e garantirne lo sviluppo». La richiesta arriva dai consiglieri di Forza Italia «per superare la politica di boicottaggio, praticata con determinazione e disinvoltura dall'assessore regionale Ricardo Conti, nei confronti del "Vespucci"».«Noi non facciamo speculazioni politiche sulle questioni che riguardano lo sviluppo di Firenze – hanno aggiunto – su questo fronte ci deve essere la disponibilità di accordi bipartisan e per questo chiedevamo un ampio dibattito in consiglio comunale»«Ma il problema – ha sottolineato il capogruppo Paolo Amato - è purtroppo proprio questo: il Comune non ha alcuna intenzione di favorire lo sviluppo del proprio aeroporto. Anzi, non ne vuole nemmeno parlare. Nella riunione dei capigruppo di giovedì scorso, la Casa delle Libertà ha dovuto faticare per inserire nell'ordine del giorno del consiglio comunale di oggi il tema dell'aeroporto. Di fronte alle insistenti richieste del centrodestra, la maggioranza di centrosinistra ha allora deciso di far fare all'assessore Albini una comunicazione ma senza aprire un dibattito in aula. In modo da tacitare l'opposizione e da rinviare all'infinito valutazioni e scelte».«Per riparare l'unica pista a disposizione – hanno ricordato Amato ed i consiglieri Jacopo Bianchi e Marco Stella – lo scalo dovrà rimanere chiuso tre mesi, con grave danno per l'economia fiorentina e con il rischio di vedere il Vespucci perdere ulteriori quote di mercato a vantaggio soprattutto del concorrente aeroporto di Bologna. Certo, se vi fosse la volontà politica, nei tre mesi di chiusura, si potrebbe realizzare un'altra pista o comunque potenziare, e non solo riparare, quella attuale. Oltre ad attrezzare l'aeroporto di altre strutture di servizio. Perché, dunque, non sfruttare i tre mesi di fermo per fare altre cose? Perché non offrire alla città qualcosa di più della semplice riparazione di una pista? Cerchiamo di trasformare un momento di crisi come la chiusura dello scalo in un'occasione di rilancio effettivo. E' solo questione di volontà politica, da parte nostra c'è la disponibilità a collaborare. Al sindaco Domenici chiediamo di fare quello che fanno gli altri suoi colleghi: potenziare l'aeroporto della propria città».«E' avvilente – hanno commentato Amato, Bianchi e Stella – che la nostra assemblea non senta il dovere di affrontare con un approfondito dibattito pubblico i problemi della crisi e del blocco dell'aeroporto cittadino. Uno scalo, lo ribadiamo, che non è in grado di soddisfare la domanda degli operatori economici». (fn)